In questi giorni di festa quando le sale da gioco sono più affollate, i titolari si trovano a fare i conti oltre che con le preoccupazioni per un repentino aumento
In questi giorni di festa quando le sale da gioco sono più affollate, i titolari si trovano a fare i conti oltre che con le preoccupazioni per un repentino aumento del preu degli apparecchi e al corrispondente abbassamento del payout, anche con le lamentele dei giocatori che temono venga violata la propria privacy e si sentono controllati dallo Stato anche quando spendono al gioco.
E’ entrato in vigore infatti in questi giorni, lo scorso 1 gennaio, l’obbligo di utilizzare la tessera sanitaria per giocare alle Vlt. Per il momento varrà solo per le videolottery, ma quando verranno introdotte le AWP connesse da remoto l’obbligo si estenderà a tutti gli apparecchi da gioco.
I giocatori si sentono eccessivamente controllati, non hanno ancora capito bene il meccanismo di controllo volto ad evitare il gioco minorile e il perché sia necessario mantenere la tessera inserita per tutta la sessione di gioco e temono che il fisco possa fare controlli incrociati verificando le proprie spese. Per non parlare poi di quelle sale, che per motivi di profilazione interna dei giocatori, chiedono addirittura l’impronta digitale per pagare le vincite.
Alcuni giocatori abbandonano quindi le Vlt per giocare nelle più tranquille slot machine.
La norma che prevede l’uso della tessera sanitaria è stata introdotta con il Decreto Dignità e resa attuativa dallo schema di decreto dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli che modifica le regole tecniche per la produzione dei sistemi di gioco Vlt (Videolottery) con l’inserimento della tessera sanitaria Decreto valutato a più riprese dal Garante per la protezione dei dati personali che ha dato il proprio via libera.
Secondo quanto previsto dal Decreto dignità, l’accesso alle Vlt “è consentito esclusivamente mediante l’utilizzo della tessera sanitaria” e, “dal 1° gennaio 2020, gli apparecchi privi di meccanismi idonei a impedire ai minori di età l’accesso al gioco devono essere rimossi dagli esercizi”.
Nel decreto attuativo è previsto, “nel rispetto dei principi di minimizzazione e di privacy by design e by default, che le modalità di accertamento della maggiore età avvengano mediante l’estrazione delle informazioni registrate nelle prime due tracce della banda magnetica della tessera sanitaria (codice fiscale ed identificativo della tessera) senza che le stesse siano memorizzate nelle banche dati del sistema di gioco Vlt”. Inoltre, “dopo aver constatato la correttezza formale del codice fiscale e dell’identificativo della tessera, la verifica della maggiore età del giocatore sia effettuata confrontando la data corrente con quella estratta dal codice fiscale della tessera sanitaria”.
Infine devono essere “previsti meccanismi idonei ad impedire l’avvio di una sessione di gioco in tutti i casi in cui non sia accertata la maggiore età del giocatore tramite lettura della tessera sanitaria” e “soluzioni tecniche in grado di visualizzare a video la presenza/assenza della tessera sanitaria nell’apposito dispositivo di lettura”.
I giocatori quindi possono star tranquilli che le proprie informazioni verranno sì controllate per accedere al gioco ma non verranno memorizzate dalle macchine.
Inutile dire che nelle sale l’arrivo della tessera sanitaria rappresenta un nuovo grattacapo. Tanta confusione, tra giocatori che non hanno la tessera (stranieri) e si lamentano perché non possono giocare, tessere prestate tra giocatori, tessere non riconosciute e tessere dimenticate…
A questo si aggiungerà presto anche la stizza di vedersi decurtare, dal 15 gennaio, un somma pari al 20% di tutte le vincite superiori alle 200 euro!
PressGiochi