“Rinnoviamo l’attenzione sul gioco d’azzardo che non si può assolutamente delegare ad organismi della magistratura come sta accadendo per il “caso” della sala giochi di Marsicovetere”. Questo è il commento
“Rinnoviamo l’attenzione sul gioco d’azzardo che non si può assolutamente delegare ad organismi della magistratura come sta accadendo per il “caso” della sala giochi di Marsicovetere”.
Questo è il commento dell’associazione Bene Comune di Viggiano.
“Non è possibile ridurre la questione a qualche centinaia di metri in più o in meno di distanza di una sala giochi rispetto a strutture sociali dobbiamo occuparci di svuotare le sale di giocatori che, come riferiscono i dati ufficiali, hanno speso in Val d’Agri ben 23 milioni di euro con percentuali tra giocate che variano da qualche centinaio di euro pro-capite agli oltre 2.200 euro pro-capite di Marsicovetere-Villa d’Agri dove comunque si concentrano giocatori anche extraregionali. Dati che cozzano con la realtà socio-economica delle famiglie della valle, il rapporto giocate Pil famiglie e il fenomeno della povertà”.
“Sarà la Corte Costituzionale a pronunciarsi sulla legittimità della legge regionale ma intanto – dichiara Vittorio Prinzi, presidente dell’Associazione – attiviamo ogni forma di prevenzione, specie nei confronti di anziani-pensionati e giovani – che sono le categorie sociali più esposte al Gioco d’Azzardo Patologico e contestualmente azioni di contrasto. Indipendentemente dalla pronuncia della Corte Costituzionale, il Piano presentato dalla Regione rappresenta uno strumento strategico per prevenire e contrastare il fenomeno secondo un’articolazione programmatica che consentirà di coordinare e integrare gli interventi su tutto il territorio regionale e sviluppare un’azione sinergica ai diversi livelli di responsabilità e competenza.
Attraverso il Piano la Regione recepisce i principi del Piano Nazionale, si impegna a conseguire gli obiettivi prefissati e a porre in essere le necessarie attività, in collaborazione con tutti gli attori (pubblici-Aziende sanitari e privati – Comunità terapeutiche e associazioni) che a vario titolo sono impegnati nella prevenzione e nel contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e del fenomeno della dipendenza grave”.
“Ai fini del perseguimento degli obiettivi della legge regionale – conclude l’associazione – bisogna intensificare la collaborazione con Enti locali, Comuni prima di tutto, istituzioni scolastiche, Aziende del servizio sanitario regionale, associazioni riconosciute pubbliche o private, operanti nella lotta alle dipendenze del gioco di azzardo”.
PressGiochi