“Quello che serve per il comparto dell’amusement è una riorganizzazione di tutto il settore in modo da superare la frammentazione normativa e regolamentare a cui assistiamo per quanto riguarda il
“Quello che serve per il comparto dell’amusement è una riorganizzazione di tutto il settore in modo da superare la frammentazione normativa e regolamentare a cui assistiamo per quanto riguarda il comparto sia del gambling sia del gaming, con particolare riferimento agli apparecchi senza vincita in denaro”.
Lo afferma a PressGiochi l’avv. Niccolò Travia, dello studio Lorenzoni, specializzato in gaming e gambling. Due settori che gli operatori ci tengono molto a tenere separati. Ma che dal punto di vista normativo ogni tanto si incrociano. E adesso, per esempio in questo 2024, è un anno abbastanza cruciale per molti operatori. A che punto siamo?
“Siamo al punto in cui la disciplina va confluendo verso il riordino che è stato previsto adesso dalla legge delega di agosto 2023. E quindi, ci dovrà essere una riorganizzazione di tutto il settore in modo da superare la frammentazione normativa e regolamentare a cui assistiamo per quanto riguarda il comparto sia del gambling sia del gaming, con particolare riferimento agli apparecchi.
Quindi, con riferimento specifico all’articolo 110 del Tulps, quindi apparecchi con vincite in denaro, comma 6, e senza vincita in denaro, comma 7, assistiamo adesso a un tentativo di sistematizzare un florilegio di disciplina regolamentare che è emerso a partire dalla riforma dell’articolo 110, operata ai sensi del decreto legge 104 del 2020”.
Quindi dal 2020 le cose sono molto più ordinate?
“Dovrebbero esserlo senonché cosa è successo? Che da un lato le attività di “spettacolo viaggiante” hanno ricevuto una disciplina particolare, in parte derogatoria rispetto a quella prevista per le altre tipologie di attività, seppure in alcuni casi vengono svolte nelle medesime tipologie di locali.
Per altro verso c’è stato il problema per l’omologazione di alcuni dispositivi che erano installati da tempo immemore, come per esempio il calciobalilla, in alcuni stabilimenti balneari, messi a disposizione gratuitamente al pubblico ma che dovevano comunque sottostare alla disciplina prevista per le altre tipologie di apparecchi. E quindi, si è previsto un elenco speciale degli apparecchi esentati da questa tipologia di disciplina. Poi è successa un’altra cosa molto italiana. Ossia che ci si è resi conto che le tempistiche che erano state dettate inizialmente per avere la piena conformità degli apparecchi, sarebbero state eccessive. Quindi, è stato necessario prorogarle per evitare la disinstallazione di un grandissimo numero di apparecchi che avevano sì avuto il nulla osta, ma non erano conformi alla nuova disciplina. E quindi adesso arriviamo a questo punto in cui c’è a dicembre 2023 la proroga prevista al 31 dicembre 2024. Quindi teoricamente entro il 31 dicembre 2024 bisognerebbe avere la piena conformità di tutti gli apparecchi installati. Nel periodo transitorio, si è proceduto con un’autocertificazione. Quindi per tutti quei nulla osta che erano stati rilasciati e che non erano in grado di offrire un nuovo titolo autorizzatorio, per adesso e fino al 2024 si procederà con questa autocertificazione.
Intanto, per ADM il risultato importante è stato di conoscere l’ubicazione degli apparecchi. Conoscere nome e cognome del titolare che risponderà anche penalmente degli eventuali difetti di conformità. Però per adesso si viaggia in questo senso, nell’auspicio che il riordino vada a coinvolgere anche queste tipologie”.
Tutti abbiamo consapevolezza che il gioco d’azzardo quindi quello con vincita in denaro debba essere in qualche modo regolamentato e sorvegliato dallo Stato. Ci si chiede però perché il gioco che invece non ha questo rischio tipico del gioco con vincita in denaro debba essere regolamentato, seguito nei dettagli, sottoposto ad approvazione, a conformità, eccetera eccetera.
In fin dei conti, la gru che cattura il pupazzo di peluche o il vecchio flipper sono stati sempre considerati giochi innocui.
“Infatti, questa è proprio una delle ragioni, per cui da ultimo si è prevista questa ulteriore proroga al 31 dicembre 2024, cioè il limitato allarme sociale che questi apparecchi destano rispetto, per esempio, al 110 comma 6 che erogano vincite in denaro. Ma non bisogna tralasciare il fatto che comunque spesso questi apparecchi prevedono anche magari l’utilizzo fisico da parte di minori. Per esempio, i Kiddie riders o il calcio balilla. Quindi c’è anche un problema di sicurezza rispetto a questi dispositivi. Quindi è necessario e comprensibile che l’autorità statale voglia avere un’analisi del prototipo da parte del produttore, un’attestazione di conformità dell’importatore rispetto al prototipo del produttore e infine, voglia verificare che questi apparecchi vengano installati dei luoghi idonei da parte dei gestori”.
Diciamo che le prime due fasi, importatore e distributore, tutto sommato sono quelle che sono previste anche per un giocattolo che si compra ai propri bambini.
“In realtà non funziona proprio così perché le regole previste per queste tipologie di apparecchi sono disciplinare direttamente da ADM, che non è competente rispetto al giocattolo che viene inserito in commercio. C’è anche un altro discorso da fare. Le regole sul commercio valgono a livello europeo. Nel senso che c’è la libera circolazione delle merci per cui un titolo autorizzatorio ottenuto in un altro Stato consente a qualunque Paese di accettare quel prodotto nel proprio mercato. Cosa che per il gioco, per le tipologie di apparecchi utilizzati per il gioco, invece, i principi europei consentono una deroga nazionale. Quindi ogni Stato può imporre una disciplina diversa in base alle esigenze di protezione che ritiene più idonee adottare”.
Qui a Bergamo molti operatori lamentano proprio il fatto che basta fare qualche km andare in Francia o un’ora di volo andare a Malta, sempre Unione europea, e si possono trovare macchine da gioco che possono essere considerate anche più divertenti e più moderne. Qui invece le regole sono molto più restrittive. Ma è veramente così o hai solo un problema di confusione normativa?
“Sicuramente la confusione normativa non aiuta. Quello che maggiormente aiuterebbe sarebbe un tavolo permanente tra importatori, produttori e gestori e autorità in modo da avere magari più flessibilità e più velocità”.
PressGiochi
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