Anche il Lazio riaccende i motori a partire da oggi 1° luglio a sale giochi, bingo e apparecchi da intrattenimento secondo quanto disposto dall’ordinanza firmata dal Presidente Zingaretti a metà
Anche il Lazio riaccende i motori a partire da oggi 1° luglio a sale giochi, bingo e apparecchi da intrattenimento secondo quanto disposto dall’ordinanza firmata dal Presidente Zingaretti a metà giugno. Se per le scommesse è stata concordato il via libera a partire dal 20 giugno, per le attività sale bingo, sale slot e sale giochi la data era rimasta al 1° luglio, così come per spettacoli aperti al pubblico, le fiere, i congressi, le cerimonie.
“Oggi finalmente, dopo 4 mesi di blocco totale, ripartiremo.
Ultima regione a ripartire, per motivazioni che hanno ben poco a vedere con necessità di ordine sanitario.
Ripartiremo – dichiara a PressGiochi Gabriele Perrone di Sapar Lazio – in un quadro surreale nel quale, oltre le enormi problematiche esistenti pre-covid, dovremo fronteggiare una situazione che comparti meno stremati faticherebbero a sostenere.
Enormi esposizioni finanziarie, discriminazioni nell’accesso al credito, dipendenti allo stremo, marginalità azzerata dai continui interventi fiscali di fine anno, ulteriori costi da sostenere per l’adeguamento alle prescrizioni vigenti e la totale incertezza sul futuro prossimo.
Futuro che rischia di dissolversi completamente a causa del “particolare equilibrio politico” presente nella Regione Lazio.
Infatti, anche nella nostra Regione, frange estremiste che fanno capo alle solite parti politiche hanno innescato con le ultime disposizioni approvate nel Febbraio scorso un disegno dissennato che, se portato a termine, porterà al collasso di circa 6.000 piccole e medie imprese, alla perdita del lavoro di circa 13.000 operatori ed alla disperazione di circa 13.000 famiglie nel giro di un anno.
Sinceramente non abbiamo più né tempo né voglia di capire cosa ci sia realmente dietro queste manovre che, sulla strumentale scia della “lotta al gioco” (ad un solo gioco!), mirano in verità alla cancellazione di una categoria composta da una filiera occupazionale enorme ed alla consegna del comparto nelle mani di pochi “BIG”.
L’associazione Nazionale SAPAR e le altre associazioni di categoria maggiormente rappresentative porteranno avanti tutte le azioni necessarie per instaurare un dialogo costruttivo e chiarificatore con le parti politiche, isolare le posizioni strumentali e demagogiche e tutelare le aziende rappresentate”.
PressGiochi
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