“Proibire il gioco è una cosa assolutamente controproducente. Non vorrei che in Italia si arrivasse alla situazione nella quale alcune regioni italiane proibiranno forzatamente il gioco. Il gioco non si
“Proibire il gioco è una cosa assolutamente controproducente. Non vorrei che in Italia si arrivasse alla situazione nella quale alcune regioni italiane proibiranno forzatamente il gioco. Il gioco non si potrà mai proibire, il gioco è un qualcosa di innato che noi abbiamo dentro e che dobbiamo esprimere. Certo non dobbiamo arrivare al punto di trasformarlo in un problema. Il gaming deve essere svago, intrattenimento e divertimento, non deve essere la ricerca delle vincite a guidare la nostra vincita; con questa filosofia non cambieremo mai la nostra vita anzi la peggioreremo”.
Con queste parole il prof. Cesare Guerreschi presidente della Siipac ha affrontato il tema del gioco d’azzardo patologico e della necessità dei gestori di sale giochi di essere formati a trattare il giocatore in occasione del Corso rivolto agli esercenti di sale slot e bar organizzato a Torri del Benaco, in provincia di Verona, sulle “Regole del Gioco Responsabile” con il patrocinio dei Comuni di Torri del Benaco, Garda ed Affi.
“Gli esercenti – ha spiegato Guerreschi – in quanto gestori del gioco devono poter avere strumenti e conoscenze per poter aiutare ed informare il giocatori, per questo è importante potergli fornire tutti gli strumenti utili a farlo”.
Per risolvere il problema del Gap, ha continuato il presidente Siipac, “bisogna mettersi attorno ad un tavolo e lavorare insieme perché è un problema che si può risolvere”.
A Verona l’introduzione che scatta a partire da oggi del limite orario delle attività delle sale giochi a sole 8 ore rappresenta un grave problema per i gestori che – presenti al convegno di ieri – hanno denunciato la situazione e il fatto che questa norma introdotta così repentinamente li costringerà a licenziare parecchio personale con tutti i problemi che questo può comportare a livello imprenditoriale e sociale.