25 Novembre 2024 - 11:32

Verona (Astro) in audizione in Molise: “Colpire genericamente le slot con limitazioni sulle distanze non risolve il problema del GAP”

Il Vicepresidente di Astro, Lorenzo Verona, commenta a PressGiochi i lavori della IV commissione del Molise (Servizi Sociali) dove è stato discusso il pdl d’iniziativa dei Consiglieri Carmelo Parpiglia, Cristiano

12 Luglio 2016

Il Vicepresidente di Astro, Lorenzo Verona, commenta a PressGiochi i lavori della IV commissione del Molise (Servizi Sociali) dove è stato discusso il pdl d’iniziativa dei Consiglieri Carmelo Parpiglia, Cristiano Di Pietro, Salvatore Ciocca, Filippo Monaco, Angiolina Fusco Perrella, Domenico Ioffredi, Salvatore Micone, Giuseppe Sabusco, Francesco Totaro e Vincenzo Cotugno), sulle “Disposizioni per la limitazione del gioco d’azzardo patologico e la prevenzione della ludopatia”.

Alla discussione, oltre alle forze politiche e alle associazioni dei consumatori è intervenuto lo stesso Verona che ha contestato alcuni punti del progetto di legge in particolare le limitazioni sulle distanze per le slot che potrebbero essere fissate, come in altre regioni, a 500 metri dai luoghi sensibili. “Il caso del Molise-dichiara- non si discosta molto dall’atteggiamento di molti enti locali che spesso, per semplice mancanza di conoscenza del problema rischia di scivolare nel provincialismo.

Spesso infatti si fa ‘di tutta l’erba un fascio’ trattando allo stesso modo slot e vlt, addirittura le limitazioni della legge comprendono anche i comma 7 che sono giochi d’intrattenimento puro.

Esperienze di altre regioni dimostrano invece, che colpire le slot in maniera generica con provvedimenti anacronistici come le limitazioni sulle distanze, rischia semplicemente di spostare il problema, favorendo indirettamente giochi ‘più pericolosi’ come le stesse vlt, ma anche gratta e vinci e l’online, per non parlare del gioco illegale”.

Secondo il vicepresidente dunque, ancora una volta, il “vizio” di fondo nella legislazione in materia, sarebbe la generalizzazione e, in sostanza, la mancanza di una conoscenza specifica delle peculiari differenze tra i giochi stessi.

 

“Alla commissione- prosegue Verona- che è stata estremamente disponibile, anche se ha mantenuto la propria linea di pensiero, ho espresso ancora una volta la posizione di Astro che semplicemente vuole cercare di parlare apertamente di gioco legale, perché il termine gioco d’azzardo comporta implicitamente una connotazione negativa dello stesso.

Quello che chiedo sempre alle amministrazioni è arrivare ad una conoscenza specifica, qualcosa di più ampio della retorica dello slogan ‘no-slot’ che significa cercare di capire da cosa effettivamente nascono le dipendenze e trovare gli strumenti adatti per combatterle attraverso azioni veramente concrete. Nelle prossime ore, dopo averle espresse verbalmente, presenterò formalmente alla commissione del Molise le nostre proposte e, su richiesta della commissione stessa, anche i dati che dimostrano, come detto, come alcune limitazioni già sperimentate in altre regioni e comuni non risolvono il problema”.

 

Infine il vicepresidente ha commentato positivamente la novità presentata ieri dal consigliere Carmelo Parpiglia (IdV), che consiste nell’affiancare al “classico” Osservatorio sul gioco anche una Commissione. “Credo che un gruppo di lavoro di esperti in materia di cui fanno parte anche le associazioni dei consumatori può essere una buona idea. Spero che accoglieranno le nostre proposte- ha concluso- in ogni caso, noi proseguiremo comunque nel nostro percorso”.

 

 

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