24 Dicembre 2024 - 18:39

Veneto. Ass. Pol. Soc. Lanzarin: “Solo la metà dei malati di gioco d’azzardo si rivolge ai servizi”

“Nel 2016 i giocatori problematici in Veneto risultavano essere 32.500 e i potenziali ‘malati di gioco patologico’ sono stimati tra i 3200 e i 3700. Ma solo la metà di

17 Settembre 2018

“Nel 2016 i giocatori problematici in Veneto risultavano essere 32.500 e i potenziali ‘malati di gioco patologico’ sono stimati tra i 3200 e i 3700. Ma solo la metà di questi si rivolge ai servizi pubblici per chiedere un aiuto a uscire dalla spirale della ludopatia”.

Lo afferma l’assessore regionale alle politiche sociali del Veneto, Manuela Lanzarin parlando del progetto di legge presentato in Regione sul tema del contrasto al gioco d’azzardo patologico.

 

I 15 articoli della legge-quadro proposta dalla Giunta regionale – riassume l’assessore Lanzarin, prima proponente del testo – prevedono distanze minime dei “punti gioco” dai luoghi di aggregazione sociale (300 metri nei comuni più piccoli, 500 in quelli con oltre 5mila abitanti), stop alle aperture ininterrotte delle sale gioco e niente pubblicità di vincite, obbligo di vetrine trasparenti per le sale e le agenzie di scommesse, Irap maggiorata dello 0,92 per cento per gli esercenti che ospitano slot e apparecchiature da gioco. In materia urbanistica e di regolamentazione amministrativa il disegno di legge rimanda ai Comuni, che possono individuare criteri per la dislocazione territoriale dei punti gioco e prevedere incentivi e forme premiali per gli esercenti che disinstallano macchinette, slot machine e apparecchiature varie da gioco. Le sanzioni previste per violazioni o mancata osservanza della legge potranno arrivare a 6mila euro”.

 

 

La Giunta regionale del Veneto ha varato lo scorso anno un piano regionale di prevenzione e contrasto in collaborazione con le Ulss, i Serd e le associazioni del territorio, stanziando 5,3 milioni di euro (di cui circa 4 provenienti dal Fondo nazionale di contrasto al gioco patologico) per sostenere campagne di sensibilizzazione, la formazione degli operatori, interventi di cura ed esperienze di mutuo-auto-aiuto. E in questi giorni ha approvato il disegno di legge Lanzarin, inviato al Consiglio regionale per la sua approvazione definitiva, per sostenere l’iniziativa degli enti territoriali, dei servizi sociosanitari e delle agenzie educative negli interventi di prevenzione e contrato.

 

“Il Veneto – conclude l’assessore – risulta essere la quinta regione in Italia, dopo Lombardia, Lazio, Campania ed Emilia Romagna. Ma schizza al terzo posto per cifre giocate alle slot machine. I numeri sono allarmanti, perché slot e videolottery sono dispositivi elettronici che favoriscono un utilizzo compulsivo, isolano i giocatori e creano una vera e propria dipendenza patologica”.

 

PressGiochi