Gattico: raccolta firme per un regolamento comunale contro le sale Vlt Vercelli. Serie di controlli nelle sale da gioco, locale multato per 32.500 euro “Sale da gioco solo nelle zone
“Sale da gioco solo nelle zone industriali”. Questo, in sostanza, è l’obiettivo dell’emendamento presentato dai consiglieri regionali tosiani e approvato ieri dal Consiglio regionale. “L’obiettivo è limitare il gioco d’azzardo e combattere le ludopatie, relegando le case da gioco in specifici confini” come recita una nota diffusa dal gruppo dei Tosiani.
L’emendamento si intitola: “Disposizioni in materia di ubicazione dei locali destinati a sale da gioco e degli esercizi alle stesse assimilati”e riprende le disposizioni dell’omonimo Progetto di Legge presentato dai consiglieri tosiani lo scorso maggio. “Il nostro emendamento disciplina “a monte” la normativa – spiegano i tosiani Giovanna Negro, Maurizio Conte, Andrea Bassi e Stefano Casali – in questo modo i Comuni individueranno, all’interno degli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale, la localizzazione degli esercizi adibiti al gioco d’azzardo lecito, in modo da consentire facili e rigorosi controlli sulle nuove aperture di queste attività”. “In sostanza – aggiungono i quattro – vogliamo limitare il gioco d’azzardo ad aree circostanziate e quindi facilmente controllabili dagli enti preposti alla vigilanza, creando così il minor rischio possibile per la popolazione ed in particolare per le fasce deboli di utenti. Le ludopatie stanno infatti diventando una vera e propria piaga sociale, i numeri dei pazienti curati nei Serd delle Ulss fanno capire come occorra prendere in mano la situazione e porre dei seri paletti a queste attività consentite per legge che però rischiano di sfociare in dipendenze patologiche. I paletti sono quelli urbanistici, o meglio, territoriali, per la concessione alle aperture ‘lì e non oltre’. In questo modo grazie all’emendamento si costituisce vero strumento per combattere il proliferare di sale giochi e negozi con al loro interno ‘macchinette mangiasoldi’ e rappresenta un continuum con la normativa regionale già esistente in materia completandone il percorso di contrasto e prevenzione”.
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