Gli interventi in materia di prevenzione e trattamento della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico sono stati al centro di un’interpellanza presentata congiuntamente dal Movimento 5 Stelle e da Impegno Civico
Gli interventi in materia di prevenzione e trattamento della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico sono stati al centro di un’interpellanza presentata congiuntamente dal Movimento 5 Stelle e da Impegno Civico nella seduta consiliare del 25 luglio 2018.
“L’alto numero di azzardopatici presenti in Valle d’Aosta è preoccupante e l’elevato pericolo di cadere nella dipendenza da gioco d’azzardo è tangibile – ha osservato la Consigliera Manuela Nasso, richiamando la legge regionale n. 14/2015 e chiedendo notizie dell’attività di prevenzione (dell’ultimo triennio, attuale e futura)”.
“Vorremmo anche sapere se esista una mappatura esatta e aggiornata dei soggetti dipendenti da gioco d’azzardo sul territorio regionale e se si intenda affrontare sistematicamente questo grave problema. Infine, le azioni poste in essere dalla Regione per favorire l’accesso delle persone affette da dipendenza da GAP (gioco d’azzardo patologico) ai trattamenti sanitari e in meriti al sostegno dei familiari”.
L’Assessore alla sanità, Chantal Certan, ha risposto: “Nell’ultimo triennio l’attività su GAP condotta da USL e associazione ONLUS “Mi ripiglio”. Preciso che il SERD (il Servizio per le tossicodipendenze) è attualmente una struttura semplice dell’USL, ma su questo stiamo valutando eventuali cambiamenti, proprio per permettere a questa struttura una maggiore autonomia e compenetrabilità del territorio. Gli Enti locali sono stati sollecitati alla mappatura luoghi pubblici e sensibilizzare ad adozione di un regolamento. In particolare, dall’ottobre 2015 a oggi organizzato e svolto numerose serate aperte alla popolazione, iniziative nelle scuole, con un percorso di formazione rivolto anche agli operatori scolastici. Queste attività continuative sono state programmate in 4 istituzioni scolastiche. Ricordo anche la realizzazione da parte dell’Assessorato della campagna “Dipende da me”, fatta da giovani per i giovani”.
“La sola mappatura ufficiale del fenomeno GAP – ha proseguito l’Assessore Certan – è fornita annualmente dal SERD. L’ultimo flusso, relativo al 2017, evidenzia la presa in carico di 53 utenti affetti da GAP. Un dato ben lontano dalla realtà, perché si arriva al SERD quando la patologia è già conclamata, avendo prodotto effetti sulle persone e sulle famiglie. La mappatura che sarebbe opportuno fare e su cui mi impegno a lavorare, è allargata alle persone a rischio”.
L’Assessore alla sanità ha quindi riferito: «È stato approvato un piano triennale che si svilupperà nel 2018 e 2019, a seguito dello sblocco di fondi statali. Questo piano prevede diverse azioni, alcune in fase attuativa, altre in fase di avvio. Un obiettivo è certamente quello di istituire nucleo operativo per diagnosi e presa in carico pazienti e famiglie. I corsi formazione per i gestori delle sale da gioco o spazi di gioco sono condotti sempre dal SERD in collaborazione con la Chambre; ogni anno 225 gestori sono stati formati. Nessun esercizio commerciale risulta aver richiesto e ottenuto il marchio “Slot free”: questo dato fa riflettere, va capito se l’aspetto sanitario prevale su quello economico. Confermo la mia disponibilità a collaborare ai lavori della quinta Commissione consiliare e propongo di ripartire dal lavoro iniziato a gennaio 2018, con l’audizione dei Consiglieri di Aosta a proposito del regolamento comunale. Ad oggi sono 5 i Comuni dotati di un regolamento”.
La Consigliera Manuela Nasso nella replica, si è detta soddisfatta della risposta, pur rimarcando: «È triste che sia un’associazione – per quanto assolutamente valida – a doversi fare carico di queste attività. Il SERD purtroppo ha le mani legate, ha risorse limitate. La legge parla del rispetto tra locali di una distanza di sicurezza di 500 metri, che rappresenta un deterrente molto importante. La tempistica per mettersi in regola nella nostra regione è però di ben otto anni; purtroppo è noto che questi esercizi commerciali siano un bacino di voti. La scuola può piantare i semi per la prevenzione. Auspico che questo tema trasversale venga affrontato su tutti i fronti, senza nascondere nulla”.
PressGiochi