18 Novembre 2024 - 21:42

Val D’Aosta. Interrogazione del M5S sul reparto Chemin de fer del Casinò di Saint-Vincent

Con un’interrogazione posta nella seduta consiliare del 6 giugno 2017 il Movimento 5 Stelle ha chiesto delucidazioni in merito alla riassegnazione di alcuni lavoratori della Casa da gioco di Saint-Vincent

06 Giugno 2017

Con un’interrogazione posta nella seduta consiliare del 6 giugno 2017 il Movimento 5 Stelle ha chiesto delucidazioni in merito alla riassegnazione di alcuni lavoratori della Casa da gioco di Saint-Vincent operanti nel reparto Chemin de fer.

Il Consigliere Roberto Cognetta ha riferito la circostanza secondo cui quattro lavoratori che, pur essendo stati assegnati al reparto Craps Punto/Banco e godendo delle indennità specifiche, continuerebbero a percepire le mance con il contratto Chemin de Fer. Ha quindi chiesto se sia stato presentato da parte di dipendenti del reparto Craps Punto/Banco un esposto per appropriazione indebita contro ignoti.

L’Assessore al bilancio, Albert Chatrian, ha spiegato: “L’azienda mi ha riferito che l’accordo relativo allo spostamento dei dipendenti è stato siglato il 9 febbraio 2016, facendo cessare l’operatività del reparto Chemin de fer ma garantendo la continuità del gioco e la riassegnazione dei nove lavoratori interessati a partire dal 1° marzo. Si è inoltre stabilito che, quando verrà programmata l’apertura dei tavoli di Chemin de fer, si attingerà dalle professionalità esistenti, in primis ricorrendo ai nove lavoratori oggetto di riassegnazione. Lo stesso documento indica che quattro delle nove risorse sono state destinate al reparto Craps Punto/Banco (due in un primo tempo, due in data successiva). I criteri della suddivisione delle mance si diversificano da reparto e reparto, è una gestione interna e indipendente dal contratto. L’azienda percepisce il 50 per cento delle mance prodotte e funge da sostituto d’imposta in base alle dichiarazioni provenienti dai vari reparti. L’azienda dichiara infine di non aver ricevuto alcun documento in merito ad un esposto”.

Nella replica, il Consigliere Cognetta ha osservato: “Confermo che la circostanza è vera, così come è vero che alcuni lavoratori hanno fatto un esposto per appropriazione indebita. È ingiusto ciò che sta accadendo. Se un’azienda avalla ingiustizie del genere e non riesce a sistemare, siamo oltre la destrutturazione, siamo nell’incapacità di gestione. È un anno che alcuni lavoratori percepiscono molte più mance del dovuto. Davvero l’azienda non può fare nulla? Alla Casa da gioco regna l’anarchia? Se non si riesce a gestire, forse non è il caso di proseguire. Speriamo che l’Amministratore unico prenda provvedimenti”.

 

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