Il controllo delle ferie non godute da parte di dipendenti della Casa da gioco di Saint-Vincent al momento del pensionamento è stato al centro dell’interpellanza presentata dal Movimento 5 Stelle
Il controllo delle ferie non godute da parte di dipendenti della Casa da gioco di Saint-Vincent al momento del pensionamento è stato al centro dell’interpellanza presentata dal Movimento 5 Stelle nel corso della seduta consiliare del 24 gennaio 2018.
Il Consigliere Roberto Cognetta, rappresentata la situazione di un dipendente che, a seguito dell’applicazione della legge Fornero per l’accompagnamento alla pensione, si è visto riconoscere spettanze per le giornate di ferie non godute, ha chiesto chiarimenti in merito e ha voluto conoscere le intenzioni per il 2018, proponendo di dare mandato all’Amministratore unico per avviare un’indagine interna, in modo da trovare il responsabile del mancato controllo dei giorni di ferie non goduti, recuperando la somma non dovuta.
L’Assessore al bilancio e società partecipate ha riferito i dati forniti dalla Casa da gioco, la quale ha precisato che a novembre 2017 sono stati liquidati 28 giorni di “ferie” non godute per 8.800 euro e circa 256 giorni di “festivi” effettivamente lavorati, anche sulla base di accordi precedenti con il lavoratore, il quale, per iniziativa dell’attuale Direzione aziendale, è stato messo nella condizione di smaltire quanto più possibile del pregresso maturato in considerazione del previsto esodo Fornero che lo avrebbe riguardato entro fine anno, riducendo sensibilmente le sue spettanze economiche di fine rapporto.
Riguardo al 2018, l’Assessore Renzo Testolin ha detto che la Società, non appena trasmessi i dati all’Ente previdenziale per il conteggio e la certificazione delle posizioni pensionistiche dei lavoratori interessati, predisporrà così come fatto per la Fornero 2017, un percorso di godimento di tutti i ratei di ferie e festivi non goduti, appartenenti ad ogni singolo lavoratore. Al fine di migliorare l’organizzazione del lavoro e diminuire il relativo costo, la Casinò de la Vallée farà godere ad ogni lavoratore interessato al pre-pensionamento prima i giorni residui accantonati negli anni precedenti e successivamente le spettanze di competenza dell’anno; ciò per evitare spiacevoli disagi nel caso in cui taluni lavoratori, al termine dell’istruttoria non dovessero rientrare nel piano di esodo previsto per il 2018.
Rispondendo alla richiesta di avviare un’indagine, l’Assessore ha osservato che la Società ritiene, allo stato attuale, che nella gestione della tematica non siano emerse situazioni contrastanti con gli interessi aziendali. Ha quindi assicurato che chiederà all’Amministratore unico di dare le opportune indicazioni affinché tale situazioni siano attentamente verificate per evitare distorsioni o eventuali situazioni di illegittimità.
Nella replica, il Consigliere Cognetta si è detto insoddisfatto, perché l’Assessore ha fornito i dati al mese di novembre, oltre 8.000 euro per 12 giorni, omettendo quindi le spettanze più importanti che sono riferite a 200 giornate. Cognetta ha espresso indignazione perché, all’interno del Casinò, c’è chi si è visto riconoscere le ferie non godute, mentre altri non hanno ricevuto nulla: si è quindi augurato che qualcosa cambi e qualcuno faccia finalmente rispettare le regole a tutti. Per il Consigliere questo mancato controllo porta al risultato del fallimento della Casa da gioco.
PressGiochi
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