La modifica del regolamento per l’assegnazione delle case popolari è la prima promessa elettorale che, il centrodestra al potere della Regione, vuole trasformare in realtà, una piccola rivoluzione culturale e
La modifica del regolamento per l’assegnazione delle case popolari è la prima promessa elettorale che, il centrodestra al potere della Regione, vuole trasformare in realtà, una piccola rivoluzione culturale e politica dopo lo storico cambio. In prima linea ci sono due forze politiche che stanno al lavoro.
Da una parte la Lega e dall’altra Fratelli d’Italia. Tra gli obiettivi e le modifiche alla legge del 2003 troviamo che si stabilisce come prima cosa: nessuna casa popolare può essere assegnata ad un singolo o ad un nucleo familiare che sia stato condannato per reati come spaccio, contro l’ordine pubblico, sfruttamento della prostituzione, gioco d’azzardo o invasione di edifici e proprietà.
Seconda modifica: Fratelli d’Italia vuole fare chiarezza su un argomento che ha subito diverse interpretazioni. Non si possono concedere case popolari in Umbria a coloro che hanno proprietà abitative, a proprio nome, in altri Paesi. Fino ad oggi, molti immigrati, non dichiarano eventuali proprietà nella terra di origine.
Terzo aspetto: si vuole introdurre la carta a punti dell’inquilino che viene direttamente emanata dall’Ater. Il funzionamento è quello simile alla patente a punti: chi commette irregolarità, chi crea disagi agli altri e disturba il vivere comune perde punti e rischia, una volta azzerato il bonus, di perdere per sempre la casa. Un esempio: attualmente chi si attacca al contatore di un’altra famiglia non mette a rischio l’assegnazione dell’alloggio, invece con questa modifica perderebbe molti punti e alle prossime irregolarità si troverebbe fuori per sempre.
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