24 Novembre 2024 - 13:04

Uif, segnalazione operazioni sospette: nel 2021 sono 4.357 i prestatori di gioco che segnalano

È stato pubblicato il secondo numero del 2022 della newsletter della UIF, con una breve sintesi delle attività svolte nel secondo semestre 2021. In questo periodo la UIF ha ricevuto

21 Gennaio 2022

È stato pubblicato il secondo numero del 2022 della newsletter della UIF, con una breve sintesi delle attività svolte nel secondo semestre 2021.

In questo periodo la UIF ha ricevuto 69.401 SOS, completando un anno di crescita vigorosa delle segnalazioni, in aumento del 15,2% rispetto al secondo semestre del 2020. Le SOS complessivamente ricevute nel 2021 si attestano quindi a 139.524 unità (+23,3% rispetto all’anno precedente), mentre le analizzate sono 138.482, in aumento del 21,9%.

Nel secondo semestre sono stati 4.357 i prestatori di gioco tra i soggetti segnalanti. Nel complesso del 2021 sono stati 7.659 in aumento rispetto ai 5.772 del 2020.

Nel periodo considerato l’Unità ha analizzato e trasmesso agli Organi investigativi 69.659 segnalazioni (60.457 nell’analogo periodo del 2020; +15,2%), registrando il risultato più elevato ottenuto in un semestre,  ha adottato 11 provvedimenti di sospensione di operazioni sospette per un valore di 5,7 milioni di euro. I maggiori incrementi in termini assoluti si rilevano per le Segnalazioni di Operazioni Sospette riferite a operazioni effettuate in Lombardia, nel Veneto, nel Lazio, in Piemonte, Toscana e Trentino-Alto Adige; si registra una contenuta diminuzione in Campania.
A livello provinciale, Milano, Prato, Roma, Trieste e Imperia si collocano ai primi cinque posti per numero di segnalazioni di operazioni sospette in rapporto alla popolazione.
Rispetto al secondo semestre 2020 il contributo alla crescita delle SOS è principalmente imputabile al comparto degli intermediari finanziari non bancari, a cui è ora ascrivibile il 33,4% delle segnalazioni (26,0% nel 2020). Banche e Poste hanno effettuato minori segnalazioni (-1,7%), riducendo la loro incidenza dal 63,9% al 54,5%. Il contributo del comparto non finanziario si è portato dal 10,1 al 12,0%. Sul totale delle segnalazioni non riconducibili a banche e Poste, la componente maggiore è ascrivibile agli IP (33,8%) e agli IMEL (29,8%), seguiti dai prestatori di servizi di gioco (13,8%) e dai professionisti (7,6%). La notevole crescita degli IP (da circa 5.100 a quasi 10.700 segnalazioni) è determinata dalle SOS inoltrate dai mo-
ney transfer, che sono più che raddoppiate rispetto al secondo semestre del 2020 (da 4.738 a 9.900) e che riportano complessivamente 303.234 operazioni sospette principalmente effettuate con controparti ubicate in Senegal, Romania, Albania e Marocco (complessivamente il 41,3% degli importi sospetti trasferiti).

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