06 Gennaio 2025 - 13:16

UE, il Commissario Breton: “Stati membri liberi di definire la propria politica sul gioco d’azzardo”

Il 25 febbraio il Commissario per il mercato interno e i servizi, Thierry Breton, ha risposto all’interrogazione parlamentare da parte di Idoia Villanueva Ruiz. “In assenza di armonizzazione – afferma

26 Febbraio 2020

Il 25 febbraio il Commissario per il mercato interno e i servizi, Thierry Breton, ha risposto all’interrogazione parlamentare da parte di Idoia Villanueva Ruiz.

“In assenza di armonizzazione – afferma il Commissario – gli Stati membri sono liberi di definire il loro piano politico per quanto riguarda il gioco d’azzardo e la giusta protezione richiesta, purché sia in linea con le norme del mercato interno stabilite dal trattato dell’Unione europea e interpretato dalla Corte di giustizia.

Gli Stati membri godono quindi di una grande autonomia sulla regolamentazione del gioco d’azzardo, anche per quanto riguarda gli aspetti relativi alla protezione dei consumatori e dei minori nonché quelli riguardanti la pubblicità. La Commissione è consapevole delle gravi conseguenze sanitarie e sociali del gioco d’azzardo. Tuttavia, a causa delle differenze significative tra gli Stati membri in termini di cultura, tradizioni e attitudini rispetto alle diverse forme di gioco d’azzardo, in questo periodo non ci sono presupposti per proporre una legislazione settoriale specifica.

Per quanto riguarda il gioco d’azzardo online, la Raccomandazione 2014/478/ UE incoraggia gli Stati membri a raggiungere un elevato livello di protezione attraverso l’adozione di principi per i servizi online e per le comunicazioni commerciali responsabili di tali servizi. Attualmente non ci sono piani per estendere il campo di applicazione di questa raccomandazione al gioco d’azzardo e alle scommesse. Nell’ambito della strategia europea per un internet migliore per i bambini, i centri più sicuri finanziati dalla Commissione forniscono formazione e risorse, offrono assistenza gratuita e forniscono consigli sull’uso responsabile delle tecnologie digitali.

Inoltre, tutti gli Stati membri dell’UE sono parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dei minori, che sancisce la protezione dei minori dalla violenza, anche attraverso la tecnologia dell’informazione e della comunicazione. Riconosce anche il diritto del bambino al godimento del più alto livello di salute raggiungibile”.

 

PressGiochi