25 Novembre 2024 - 00:37

UE. Breton (Comm. Mercato Interno): “Giochi d’azzardo e scommesse sui social media non dovrebbe essere soggetti a obblighi di rimozione”

Contenuti pubblicati sui social media e relativi a prodotti di per sé non illegali come il gioco d’azzardo e le scommesse “non dovrebbe essere soggetti a obblighi di rimozione, poiché

12 Maggio 2021

Contenuti pubblicati sui social media e relativi a prodotti di per sé non illegali come il gioco d’azzardo e le scommesse “non dovrebbe essere soggetti a obblighi di rimozione, poiché ciò avrebbe gravi implicazioni per la protezione della libertà di espressione”.

Ad affermarlo è lo stesso Commissario europeo al Mercato Interno Thierry Breton a nome della Commissione europea rispondendo ad una interrogazione parlamentare presentata da Adriana Maldonado López (S&D) e da Clara Aguilera (S&D).

Le due europarlamentari chiedevano se la Commissione avesse intenzione di stabilire regole più chiare per impedire che prodotti o servizi dannosi fossero pubblicizzati sui profili dei social media con un alto livello di penetrazione di Internet. Secondole due esponenti del S&D, “i profili di alcune persone utilizzano i social media, come Instagram, o piattaforme come YouTube, per pubblicizzare prodotti o servizi, inclusi il gioco d’azzardo online o i negozi di scommesse, che non sono illegali di per sé ma che dovrebbero essere considerati dannosi e possono portare alla dipendenza, tra gli altri problemi e truffe diffuse”.

Una chiara risposta arriva oggi dal Commissario al Mercato Interno che afferma: “La Commissione ha integrato norme quali la direttiva sui servizi di media audiovisivi, il regolamento generale sulla protezione dei dati, la direttiva sulle pratiche commerciali sleali e altre norme settoriali con la proposta di legge sui servizi digitali (DSA).

Il DSA non definisce ciò che è illegale, ma copre la pubblicità illegale attraverso misure come obblighi di avviso e azione o ordini delle autorità. Impone misure di trasparenza nei confronti degli utenti per gli annunci pubblicati su piattaforme online e misure di trasparenza e controllo potenziate per piattaforme online di grandi dimensioni. Il DSA introduce l’obbligo di affrontare i rischi di diffusione di contenuti illegali, impatti negativi su alcuni diritti fondamentali e manipolazione intenzionale dei sistemi con effetti negativi per le preoccupazioni di politica pubblica relative alla salute pubblica, ai minori, al discorso civico, ai processi elettorali e alla sicurezza pubblica.

Ciò copre anche i sistemi pubblicitari delle piattaforme online.

Un nuovo meccanismo di governance dell’UE garantisce la supervisione degli obblighi. Se il contenuto viola i diritti dei consumatori concessi dalla legislazione dell’UE, le autorità per la protezione dei consumatori degli Stati membri possono in casi specifici, in conformità con il regolamento sulla cooperazione per la tutela dei consumatori, rimuovere i contenuti, limitare l’accesso o visualizzare avvisi. Per quanto riguarda il contenuto che di per sé non è illegale, le parti interessate concordano sul fatto che non dovrebbe essere soggetto a obblighi di rimozione, poiché ciò avrebbe gravi implicazioni per la protezione della libertà di espressione. Il DSA impone obblighi di processo a seguito della rimozione del contenuto, anche quando questo segue i termini e le condizioni del fornitore di servizi”.

 

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