“L’inaffidabilità dell’Ufficio Premi nell’effettuazione dei pagamenti al settore ippico è diventata intollerabile. La situazione è tragica, i ritardi hanno raggiunto gli otto mesi senza che vi sia, in questo momento,
“L’inaffidabilità dell’Ufficio Premi nell’effettuazione dei pagamenti al settore ippico è diventata intollerabile. La situazione è tragica, i ritardi hanno raggiunto gli otto mesi senza che vi sia, in questo momento, nessuna ragione oggettiva. Ancor più inaccettabili sono le scuse, infantili e prive di fondamento, che vengono portate per giustificare ritardi così gravi”.
La denuncia arriva da Enrico Tuci degli Imprenditori Ippici Italiani che ha scritto al Ministro alle Politiche Agricole e forestali Maurizio Martina.
“La sensazione – continua Tuci – è di assoluta disorganizzazione e di incapacità di far lavorare le persone preposte a queste operazioni. Era difficile fare peggio di quanto era stato fatto negli ultimi 4 anni ma, purtroppo, l’attuale Dirigente e la sua squadra ci stanno riuscendo.
Le Aziende del settore in questi giorni sono nuovamente costrette a non pagare i propri dipendenti ed i fornitori e a non assolvere alle scadenze nei confronti dell’Erario e di INPS. I rapporti con gli Istituti di Credito sono diventati insostenibili. La gente è disperata e sta chiudendo per crediti. Non è possibile che un Ministero consenta certi disservizi e faccia chiudere le Aziende per così gravi responsabilità gestionali.
Come è possibile che a fine Agosto questo Ufficio debba ancora pagare i Premi di Gennaio a molti operatori, debba ancora terminare di preparare i Premi di Febbraio e di Marzo, debba ancora emettere pro forma per le fatture del mese di Febbraio, debba ancora restituire milioni di Euro di Iscrizioni sottratti in maniera indebita agli operatori negli ultimi 4 anni?
È possibile che da quegli Uffici dobbiamo ogni giorno ricevere disservizi, totale mancanza di spirito di servizio, e non si avverta mai nessuna disponibilità a favore della gente che lavora?
Dal nuovo Direttore Generale abbiamo addirittura dovuto sentirci dire che il nostro interlocutore per i pagamenti è UCB. Affermazione allucinante.
A noi sembra – conclude – di avere a che fare con un gruppo di persone incompetenti che non hanno minimamente a cuore le sorti delle circa 9.000 persone che ancora lavorano in un settore ormai ridotto alla fame principalmente per colpa della inconsistenza degli Uffici che lo dovrebbero gestire. Alla luce di tutto questo chiediamo un intervento immediato di verifica sulla produttività di quegli Uffici e di prendere in seria considerazione provvedimenti disciplinari e la possibilità di rimuovere l’attuale Dirigente”.
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