22 Dicembre 2024 - 08:28

Trento: il comune vota No all’apertura di sale giochi e scommesse. Bozzarelli (Pd): “Settore di nulla utilità”

E’ stata approvata nella serata del 21 maggio 2020 la mozione presentata da Elisabetta Bozzarelli, consigliera del Partito Democratico in consiglio comunale a Trento, sul sospendere l’apertura delle attività di

22 Maggio 2020

E’ stata approvata nella serata del 21 maggio 2020 la mozione presentata da Elisabetta Bozzarelli, consigliera del Partito Democratico in consiglio comunale a Trento, sul sospendere l’apertura delle attività di gioco d’azzardo in questo momento di Fase-2.

 

“Grazie alla votazione avvenuta ieri in consiglio, infatti, anche se il governo dovesse decidere di riaprire le sale giochi, a Trento le loro serrande rimarranno chiuse. “Alla base della mia proposta – spiega Elisabetta Bozzarelli a ilDolomiti.it – c’è sia l’aspetto sanitario, vista ora più che mai la necessità di non creare luoghi di assembramento, sia quello etico. Infatti, dal momento che le scuole sono ancora chiuse, non vedo quale sia il senso di riaprire questo settore di nulla utilità, prima di altri molto più importanti”.

 

“Trovo che sia molto interessante la risposta avuta con la votazione di ieri”, continua la consigliera. “Speriamo anche che la legge che prevede che le slot machines vengano vietate in bar e tabaccai possa essere approvata. Capisco che alcune attività economiche decidano di installare le macchinette da gioco per arrotondare, ma credo che sia dovere di un’amministrazione e una Provincia quello di trovare altre modalità e incentivi per venire in contro a questi esercizi. La macchinetta non è un sostegno ma anzi, un grave danno per la collettività”.

 

“Penso che nella scelta del governo sia stato veramente fondamentale anche tutto il mondo dell’associazionismo cattolico, che sempre si è battuto nel far sentire la propria indignazione nell’immaginare una riapertura di queste attività commerciali in un momento come questo. E’ una lotta che si deve fare insieme partendo dal creare una consapevolezza condivisa. Perchè non si tratta di una singola giocata, ma di un circolo vizioso che assorbe e, molto spesso, rovina la vita”, conclude la Bozzarelli.

 

 

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