Il Consiglio di Stato ha deciso di accogliere l’istanza cautelare di una sala giochi alla quale il Comune di Trento aveva ordinato la cessazione dell’attività perché troppo vicina ad un
Il Consiglio di Stato ha deciso di accogliere l’istanza cautelare di una sala giochi alla quale il Comune di Trento aveva ordinato la cessazione dell’attività perché troppo vicina ad un luogo sensibile.
La decisione di Palazzo Spada è stata fatto in considerazione dell’effettiva esistenza di una situazione “con effetti gravi, irreversibili e irreparabili, tale cioè da non consentire di attendere neppure il breve termine dilatorio che, ut supra, deve intercorrere tra il deposito del ricorso e la camera di consiglio in cui deve svolgersi l’ordinario scrutinio collegiale sull’istanza cautelare”.
Palazzo Spada ha quindi fissato la camera di consiglio al 25 maggio 2023 per la trattazione collegiale.
“Il Decreto Presidenziale del Consiglio di Stato emesso stamattina – commenta Geronimo Cardia, legale della sala giochi – consente al comparto del gioco pubblico di tornare in attività sul territorio della Provincia di Trento almeno sino al 25 maggio, data in cui e’ stata fissata la Camera di Consiglio per la discussione dell’istanza cautelare.
Questa volta nel Decreto si privilegia la tutela del periculum ricordando quanto vada scongiurata la chiusura delle attività nelle more delle valutazioni del merito di una questione così complessa.
Ricordiamo che in questo caso la vicenda attiene al distanziometro Trentino dalla natura espulsiva e marginalizzante dell’offerta pubblica sul quale nel corso del giudizio innanzi al Tar si sono incrociate tra l’altro le valutazioni del Verificatore nominato dal Tribunale (lo stesso prescelto per le valutazioni del distanziometro dell’Emilia Romagna) e del perito urbanista di parte”.
PressGiochi
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