24 Novembre 2024 - 04:58

Trento: approvato dal Consiglio ODG sulla ludopatia

E’ stato approvato dal Consiglio della Provincia autonoma di Trento l’ordine del giorno che impegna la Giunta a dare rigorosa interpretazione e applicazione alla legge sulla ludopatia che entrerà in

02 Agosto 2022

E’ stato approvato dal Consiglio della Provincia autonoma di Trento l’ordine del giorno che impegna la Giunta a dare rigorosa interpretazione e applicazione alla legge sulla ludopatia che entrerà in vigore il 12 agosto, per quanto riguarda alcuni suoi divieti e a mettere in atto delle azioni per accompagnare ad un reinserimento
lavorativo coloro che, attualmente impegnati nel settore del gioco d’azzardo, potrebbero perdere il lavoro.

Lo avevano presentato a metà luglio i consiglieri Paola Demagri, Michele Dallapiccola e Lorenzo Ossanna del Partito autonomista al disegno di legge di Assestamento del bilancio di previsione della Provincia autonoma di Trento per gli esercizi finanziari 2022 – 2024.

 

La Legge di Assestamento di Bilancio – scrivono i consiglieri – riporta nell’agenda politica il tema legato alla
regolamentazione per la presenza delle slot machine in Trentino e le azione di contrasto alla ludopatia. Sono passati 7 anni dall’approvazione della legge provinciale che allontana le macchinette e le sale da gioco ad almeno 300 metri dai luoghi sensibili. Questi 7 anni sono serviti per dare il tempo ai gestori di queste attività di adeguarsi e ai dipendenti di trovare una collocazione lavorativa alternativa. La maggioranza leghista sta però sabotando l’entrata in vigore definitiva della legge. Il nobile intento del legislatore era quello di regolamentare la presenza delle slot machine in certi contesti a rischio in modo da contrastare la ludopatia e tutti i costi correlati. E’ evidente che una illimitata e incontrollata possibilità di accesso al gioco aumenta il rischio e la diffusione di ludopatia, con gravi conseguenze sia sul singolo e sulla famiglia. Lo dicono dati statistici e numero di persone in carico ai servizi sociali e al servizio sanitario che sono
chiamati a contrastare gli effetti dei disagi causati dalle dipendenze.
La netta posizione di contrarietà a mettere mano alla legge che andrà in applicazione il 12 agosto tiene conto di molteplici fattori:

– anzitutto che il denaro utilizzato dai giocatori viene sottratto dalla spesa di beni e servizi per il singolo e per la famiglia;
– l’elevato rischio di aumentare le disuguaglianze sociali anziché ridurle; la possibilità di rendere patologico quello che si crede sia un gioco;
– l’incoerenza della Giunta che nella riorganizzazione del sistema sanitario impegna obiettivi e risorse per la prevenzione e invece si sta impegnando a non voler applicare la Legge del 2015.

Chi sostiene la necessità di modificare la legge, entrando nel merito delle distanze dai luoghi sensibili, non tiene conto che il distanziamento di queste apparecchi da categorie sensibili (scuole, chiese, istituti, campi sportivi) è invece molto utile. Va inoltre ricordato che la persona che ha sviluppato una dipendenza patologica non si sposta verso il gioco on-line perché si tratta di attività dotate di un diverso appeal.
L’offerta del gioco on-line attira altri tipi di giocatori. Occorre quindi confermare le distanze delle macchinette imposte dalla legge Provinciale nei numerosi luoghi sensibili indicati dalla normativa trentina tanto apprezzata in tutta Italia. Da quando le slot sono state rimosse nell’agosto del 2020 le persone hanno dimostrato di avere più disponibilità economica poiché sono proprio le persone meno abbienti quelle che vengono attratte maggiormente dalla possibilità di vincere del denaro, nel tentativo di fronteggiare i problemi economici con il gioco d’azzardo offerto dalle macchinette.

 

PressGiochi

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