23 Novembre 2024 - 23:42

Trento, 37 attività chiuse per il distanziometro. Sapar: “Politica poco disposta a concedere una proroga”

Nella nostra provincia sono state chiuse 37 aziende con il licenziamento di oltre 200 persone. Un vero bollettino di guerra che si aggiunge anche ai mancati introiti di oltre 50

31 Agosto 2022

Nella nostra provincia sono state chiuse 37 aziende con il licenziamento di oltre 200 persone. Un vero bollettino di guerra che si aggiunge anche ai mancati introiti di oltre 50 milioni di euro che mancheranno nelle casse della nostra provincia ogni anno. Un ecatombe dopo il periodo drammatico della pandemia e del caro – bollette.

E’ quanto si legge su lavocedeltrentino.it che riassume quanto accaduto nelle ultime settimane a Trento per l’entrata in vigore delle distanze dai luoghi sensibili per le sale giochi.

«Con il 12 agosto 2022 in Trentino il comparto imprenditoriale (composto sia da noi gestori, installatori e manutentori di apparecchi su incarico dei concessionari statali, sia dagli esercenti, cioè i titolari dei locali in cui gli apparecchi sono installati), nella sostanza, scomparirà. A ciò conseguirà la vanificazione di centinaia di posti di lavoro (ogni sala impiega in media circa 5 dipendenti) e la evaporazione di investimenti milionari fatti dalle aziende (in buon numero di natura familiare)» – Spiegano Giancarlo Alberini e Domenico Distante presidenti nazionali e del Trentino di SAPAR.

Giancarlo Alberini, presidente della Delegazione Trentino di SAPAR, si era opposto alla decisione della Giunta Fugatti ricordando anche che «la tutela della salute pubblica, lo abbiamo sempre sostenuto, è essenziale, ma ci pare che ciò avrebbe dovuto essere ponderato ed equilibrato con la tutela, altrettanto necessaria, dell’imprenditoria e dei lavoratori (osserviamo – fonte: relazione della Giunta Provinciale sull’attuazione della legge n. 13/2015 protocollata presso la Provincia Autonoma di Trento in data 15.10.2021 – che nel 2019 gli utenti in carico al Serd per problematiche collegate al gioco d’azzardo patologico erano 77; nel 2020 erano 72: viene spontaneo chiederci cosa la nostra Provincia stia attendendo per impedire la rivendita di alcolici, atteso che gli utenti seguiti dal Serd per problemi relativi all’alcool si approssimano, forse superandoli, ai 2300)».

In una nota Alberini prende atto della «indisponibilità manifestata dalla politica a concedere una proroga, anche solo biennale, nonostante le sospensioni totali dovute al Covid che hanno falcidiato la nostra attività; nonostante l’imminente promulgazione di una legge nazionale relativa al settore del gioco pubblico; nonostante le conseguenze assolutamente negative causate dalla attuazione di una disciplina caratterizzata da un evidente effetto espulsivo con implementazione del gioco online; implementazione della vendita della restante offerta di gioco pubblico; implementazione del gioco illegale ecc. ecc.)», esprimendo il rammarico per un atteggiamento che «non possiamo non ritenere piuttosto sorprendente, come cittadini, prima di tutto, come imprenditori, subito dopo».

Alberini ricorda anche come il rinvio dei divieti fosse ormai cosa fatta anche in virtù delle parole pubbliche di Roberto Failoni che spiegava che «una soluzione si sarebbe trovata senza nessun problema in assestamento di bilancio».

«Ebbene francamente stentiamo a comprendere: a fronte di esternazioni così nette e sicure da parte del titolare di un assessorato di enorme peso nell’ambito della nostra Provincia, non vi è stato chi – del tutto comprensibilmente – non riponeva affidamento in quella che sembrava essere una iniziativa di buona politica, vale a dire di politica attenta alla realtà dei fatti e pronta a rinvenire soluzioni rispetto alle criticità. Siamo rimasti basiti per l’assenza delle sigle sindacali alla vicenda che comporterà il licenziamento di 200 dipendenti senza contare tutto l’indotto che segue il comparto» – aggiunge Alberini che poi conclude: «Va ricordato che nelle medesime distanze dai luoghi ritenuti sensibili stiamo vedendo giocare con tutte le tipologie di gioco : quali lotteria istantanea del Gratta e Vinci scommesse sportive e gioco on – line che a parità creano dipendenza dal gioco e ci chiediamo a cosa serve vietare un sistema di gioco lasciando la presenza di tutti gli altri? Evidentemente ci sono degli interessi dietro a queste scelte? Certo rimane da chiedersi, a questo punto, che senso abbia avuto tutto ciò».

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