22 Novembre 2024 - 15:30

Tra nuova legge di Bilancio e bandi di gara, il Bingo chiede a gran voce una legge di riordino per il mondo del gioco

Come le aziende di molti altri settori del gioco pubblico italiano, anche il Bingo attende l’indizione di nuovi bandi di gara per poter ripartire con nuovi progetti che possano portare

03 Ottobre 2016

Come le aziende di molti altri settori del gioco pubblico italiano, anche il Bingo attende l’indizione di nuovi bandi di gara per poter ripartire con nuovi progetti che possano portare ad evolvere il mercato. Ma le sale sono tutte ferme in attesa che arrivi o dall’Amministrazione pubblica o direttamente dal Governo un segnale che possa legittimare qualsiasi tipo di investimento anche il più banale.

 

La conferma ci arriva da Salvatore Barbieri, presidente di Ascob, associazione che riunisce i concessionari del Bingo in una intervista che ha rilasciata a PressGiochi e pubblicata sulla nuova rivista PressGiochi @Enada domani in distribuzione in Fiera.

 

Come ci ha spiegato Barbieri, nell’intervista pubblicata in integrale sulla rivista, “Prima arriverà il bando, meglio sarà ma è fondamentale che il Governo intervenga a priori con una legge di riordino sul mondo del gioco. La distinzione dei punti di gioco in categorie è una buona proposta che avevamo prospettato come Ascob molti anni fa. Oggi, le nostre sale pur essendo dei centri di prima categoria in termini di sicurezza, vengono messe dalle amministrazioni locali alla stregua di tutti gli altri esercizi.

Non vorrei che da un problema sociale, quello del gioco patologico, diventi esclusivamente affare politico. Credo che il problema del GAP sia stato travisato, i numeri non sono quelli che troppo spesso mi ritrovo ad ascoltare nei convegni a cui partecipo”.

 

PressGiochi

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