Liguria. Garibaldi (PD): “Siamo a lavoro in Commissione Sanità per modificare la definizione di GAP con quella di DGA (Disturbo da Gioco d’Azzardo)” E’ tempo di Bilanci e la regione
E’ tempo di Bilanci e la regione Toscana fa il punto sull’applicazione in regione del Decreto Legge 13 settembre 2012, n. 158 che inseriva il gioco d’azzardo patologico (GAP) nei Livelli Essenziali d’Assistenza (LEA). Per indirizzare in modo coerente gli interventi socio-sanitari sul tema, la regione Toscana lo scorso 10 novembre ha istituito un Osservatorio Regionale sul gioco d’azzardo del quale ne fanno parte come membri di diritto:
in qualità di componenti dell’Osservatorio:
Serena SPINELLI
Ilaria GIOVANNETTI
Andrea QUARTINI
Gabriele ALBERTI
Simona NERI
Maria Luisa CHIOFALO
Elena PAMPANA
Mario RINGRESSI
Francesca GORI
Chiara LOMBARDO
Umberto PAIOLETTI
Franca TANI
Adriana IOZZI
Guido INTASCHI
Valentina COCCI
“L’Osservatorio – si legge nel decreto del Presidente della Giunta regionale – ha durata coincidente con la legislatura regionale, ai sensi dell’articolo 3 della legge regionale n. 57/2013”.
A tal proposito l’Agenzia Regionale di Sanità toscana evidenzia che, a differenza dei dati pubblicati dallo studio realizzato dal CNR dove emergerebbe che tra il 2014 e il 2015 la percentuale di ragazzi che riferiscono di aver giocato è cresciuta dal 39% al 42%, secondo i dati raccolti con lo studio EDIT dell’ARS, il trend nella Regione è in diminuzione.
“In Toscana – si legge nella nota di approfondimento dell’ARS – la prevalenza di gioco nella vita è pari al 47% (il 59% dei maschi e il 34% delle femmine), stimata in oltre 88mila ragazzi della stessa fascia di età. Inoltre la quota di giocatori che risulta a rischio di sviluppare un problema col gioco d’azzardo è pari al 7,5% (circa 14mila ragazzi toscani) (nel 2011 erano il 9,7%), molto vicina dunque alla percentuale dei coetanei italiani, che riferiscono di giocare frequentemente. I giochi preferiti restano le scommesse sportive e i “Gratta e vinci”, o comunque le scommesse a vincita diretta, e per oltre la metà del campione la spesa media per singola giocata non supera i 10 euro”.
“Secondo il Dipartimento di Politiche antidroga – prosegue-, nel 2014 in Italia erano oltre 12.300 le persone in carico ai Servizi per le dipendenze (SER.D), dato fortemente sottostimato rispetto al reale bisogno se si pensa che solo in Toscana nel 2015 gli utenti in carico sono risultati essere oltre 1.300 (18% femmine)”.
“A tal proposito – si legge in conclusione-. proprio in Toscana è stata recentemente approvata la delibera 6 settembre 2016, n. 882 con cui sono state approvate:
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