Venivano alterate le schede di gioco, in questo modo si riducevano le vincite e non si dichiarava nulla al fisco, operazione eseguita dalla Guardia di Finanza. Migliaia di
Venivano alterate le schede di gioco, in questo modo si riducevano le vincite e non si dichiarava nulla al fisco, operazione eseguita dalla Guardia di Finanza.
Migliaia di giocatori di slot machine truffati, centinaia di denunce e sanzioni per oltre 20milioni di euro, anche per tre aziende del torinese che distribuivano le apparecchiature a Torino e a Venaria. Blitz nelle sale slot di tutta Italia per l’operazione coordinata dalla finanza di Torino che con l’operazione “Cristallo” ha sgominato quella che per gli investigatori “sembra una gigantesca frode informatica ai danni dello Stato”.
Tutto è partito dalla denuncia di una multinazionale leader nel settore: dopo aver riscontrato delle stranezze nel funzionamento delle schede di gioco, che quindi riducevano le percentuali di vincite, ha fatto denuncia. Così sono scattate le indagini condotte dai finanzieri del gruppo Torino e coordinate dal procuratore aggiunto Cesare Parodi di Torino.
Le indagini, supportate dal personale dell’agenzia delle dogane e dei Monopoli oltre agli ingegneri Sogei, hanno portato alla luce il sistema “truffaldino”: manomettevano i contatori delle schede di gioco così da alterare il software moltiplicando gli incassi dei gestori e dei proprietari senza dichiarare al fisco e riducendo le chance di vincita. Sono state più di mille le slot sequestrati e 3mila schede manomesse: per un centinaio di gestori è scattata la denuncia e sanzioni per più di 20milioni di euro.
All’operazione hanno partecipato un centinaio di comandi provinciali delle fiamme gialle. I titolari delle tre aziende torinesi, che si occupavano della distribuzione delle slot e hanno sede a Torino e a Venaria Reale sono stati denunciati per frode informatica.
Come scrive la Guardia di Finanza di Torino, si tratta di oltre 1.000 slot sequestrate, centinaia di gestori di apparecchi da divertimento denunciati, più di 3.000 schede manomesse e sanzioni per oltre 20 milioni di euro.
Sono imponenti i numeri dell’operazione “Cristallo”, condotta dalla Guardia di Finanza di Torino, che ha scoperto quella che sembra una gigantesca frode informatica ai danni dello Stato. Migliaia i giocatori di “slot-machine” truffati.
Le indagini, condotte dai Finanzieri del Gruppo Torino e coordinate dal Procuratore Aggiunto Dott. Cesare Parodi della Procura della Repubblica del capoluogo piemontese, sono partite dalla denuncia di una multinazionale leader nel settore degli apparecchi da divertimento, che aveva riscontrato anomalie nel funzionamento di svariate schede prodotte e installate all’interno di slot machine, poi distribuite in tutto il Paese.
Gli accertamenti dei Finanzieri, che si sono avvalsi del supporto del personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e degli ingegneri informatici del partner tecnologico SOGEI S.p.A., hanno scoperto il sistema truffaldino, che, stando all’ipotesi investigativa, consisterebbe nella sistematica manomissione dei contatori fiscali delle schede di gioco, riducendo illecitamente le vincite erogate.
Tale comportamento provocava un duplice danno: da un lato, l’alterazione del software della slot permetteva ai proprietari degli apparecchi e ai gestori compiacenti l’incasso occulto delle percentuali di gioco, moltiplicando così i loro incassi senza, ovviamente, dichiarare nulla al fisco; dall’altro lato, vittime della frode erano gli ignari giocatori, che vedevano drasticamente ridotte le chance di sbloccare i “jackpot”.
La vasta operazione della Guardia di Finanza di Torino, condotta anche attraverso il supporto di quasi 100 Comandi Provinciali delle Fiamme Gialle, ha interessato l’intero territorio italiano. Nella Provincia di Torino, tre sono le aziende del settore coinvolte, distributrici delle slot, con sedi a Torino e Venaria Reale. Gli amministratori sono stati denunciati per frode informatica.
La tutela delle risorse dello Stato e la sicurezza dei cittadini sono compiti prioritari per la Guardia di Finanza, che ricorda come il gioco illegale, privo delle garanzie previste dalla legge, oltre a sottrarre risorse allo Stato, si può tradurre, di fatto, in una vera e propria truffa ai danni dei giocatori, poiché riduce sensibilmente la possibilità di vincita.
PressGiochi
Fonte immagine: Inauguracion de las nuevas instalaciones de NOVOMATIC en Catarroja