Entrerà in vigore il prossimo 20 maggio l’ultima trance della legge regionale n. 9 del 2016 della Regione Piemonte per il contrasto al gioco d’azzardo patologico che obbligherà anche le
Entrerà in vigore il prossimo 20 maggio l’ultima trance della legge regionale n. 9 del 2016 della Regione Piemonte per il contrasto al gioco d’azzardo patologico che obbligherà anche le ultime sale giochi e vlt autorizzate a delocalizzare la propria attività se poste entro il raggio di 500 mt dai luoghi sensibili.
E’ per questo che gli operatori stanno manifestando a Torino in piazza Castello questa mattina contro una legge che negli anni ha portato all’espulsione dell’offerta di gioco sia tramite esercizi generalisti che tramite sale dedicate.
Ad intervenire in piazza il consigliere Claudio Leone della Lega, presidente della 6a commissione e firmatario della proposta di modificare in toto la norma che ha ricordato l’importanza di modificare una norma che penalizza l’occupazione. “Non si può fare una legge retroattiva che danneggia gli investimenti programmati e quanto è stato costruito dalle aziende” ha detto. “La politica non può permettere che oggi migliaia di persone siano lasciate in mezzo alla strada. La Lega questo non lo permette e sarà sempre vicina anche alla singola partita Iva singola. Noi ci siamo, contate su di noi”.
“L’occupazione del settore esiste se esistono le aziende- afferma a PressGiochi Pasquale Chiacchio di GiocareItalia -. In ogni intervento che facciamo cerchiamo di responsabilizzare sempre la politica nei confronti del nostro settore e sul tema occupazionale.
Credo che la politica stia capendo le problematiche del nostro settore. Abbiamo recentemente incontrato il senatore Pittella, capogruppo del Pd in Commissione finanze che ci ha accolto e attenzionato le problematiche che gli abbiamo denunciato. Abbiamo portato un documento nel quale abbiamo chiesto ristori rapidi e tempestivi anche per quelle categorie che fino ad oggi non li hanno ricevuti, abbiamo chiesto una moratoria delle leggi regionali ce stanno penalizzando l’intero comparto per poi procedere con un lavoro di riordino nazionale del settore. Non si può perdere più tempo.
Abbiamo denunciato la problematica dei rapporti tra banche e operatori del gioco, il tema del tavolo di confronto, la richiesta di casse integrazioni rapide e senza ritardi.
Il nostro settore è in gravissima crisi come tanti altri, ma è a rischio serio il fallimento di un comparto. Sono molto preoccupato”.
Questa mattina, durante la manifestazione, una delegazione dei lavoratori del gioco pubblico piemontese è stata ricevuta nel Palazzo della Regione e ha spiegato tutti i problemi che affliggono il settore. Su tutti, il problema occupazionale, con la legge Piemonte che a maggio “rischia di far calare la mannaia su imprese e lavoratori”. Ora la questione passa al Consiglio regionale.
PressGiochi
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