23 Novembre 2024 - 02:39

Ticket Redemption. Fratoianni (Sel): “Oltre ai giochi per bambini c’è molto da lavorare soprattutto sul fronte dell’offerta online”

La trasmissione televisiva “Le Iene” nelle ultime settimane ha acceso i riflettori sul pericolo rappresentato dalle ticket redemption e dai giochi per bambini. Numerosi parlamentari durante la recente audizione del

26 Ottobre 2015

La trasmissione televisiva “Le Iene” nelle ultime settimane ha acceso i riflettori sul pericolo rappresentato dalle ticket redemption e dai giochi per bambini. Numerosi parlamentari durante la recente audizione del Sottosegretario del MEF Pier Paolo Baretta hanno citato questa popolare trasmissione per attaccare quelle che da molti sono ormai definite “slot machine per bambini”.

 

Durante una conferenza all’interno di Enada Roma, il presidente Sapar Raffaele Curcio e il presidente di Euromat il professor Antoja, all’interno di una generale riflessione sulla crisi contemporanea dell’amusement, hanno esposto le ragioni dei produttori e difeso le “ticket redemption” dall’attuale campagna mediatico-politica e lamentando una grave mancanza di regolamentazione in materia.

“Le ticket redemption sono state ingiustamente attaccate – ha dichiarato il presidente Sapar Raffaele Curcio – da un punto di vista giornalistico bisognava rispettare la realtà in maniera più corretta, mentre quella trasmissione è stata fatta ad arte. Speriamo che le prossime trasmissioni siano più equilibrate, ma per ora aver additato le ticket redemption come un azzardo per bambini a noi è sembrato eccessivo e decisamente troppo strumentale”. Confermando la tesi del presidente di Sapar, un noto produttore, intervenendo in quella stessa conferenza, ha formulato precise accuse contro Le Iene che, secondo lui, avrebbero montato nello stesso servizio una ripresa della sua sala ed un’altra con la slot incriminata che non sarebbe in suo possesso.

 

Nonostante le ragioni interne, ”l’affaire delle ticket redemption” non accenna a spegnersi e sui banchi del Parlamento c’è la richiesta di diverse interrogazioni al Ministro Lorenzin, tra cui una presentata dall’onorevole Nicola Fratoianni.

Proprio al deputato di SEL abbiamo chiesto le motivazioni di questa richiesta e la sua personale opinione su un settore ancora una volta al centro della bufera.

 

 

–  On. Fratoianni crede che ci sia bisogno di una riflessione sul problema delle ticket redemption e di una precisa regolamentazione  indipendentemente delle questioni sollevate da Le Iene?

 

C’è bisogno di una regolamentazione chiara del settore, a prescindere dal servizio de La Iene e ben oltre le ticket redemption. Molto, ad esempio, c’è da fare sui giochi on line e sulle app per smartphone cui tutti possono arrivare, indipendentemente dall’età. Si attendono risposte dal Governo che tardano ad arrivare.

 

-Secondo Lei le ticket redemption possono accostarsi alle slot con vincita in denaro? Possono essere chiamate “slot machine per bambini”?

Credo non ci sia molta differenza, dal momento che il controvalore proposto (i ticket) serve comunque ad ottenere premi e per altro con la stessa modalità del denaro: più accumuli e più hai diritto a premi importanti.

 

-“L’amusement è una forma sofisticata di commercio, ma non è gioco d’azzardo- ha dichiarato il presidente di Euromat Eduardo Antoja – questo vale anche per le ticket redemption”. Cosa pensa di questa affermazione? Quale è il limite tra commercio e “commercio etico”? Le ticket redemption sono “poco etiche”?

Amusement significa divertimento. Ora, a prescindere dal soggettivo concetto di divertimento, penso che le ticket redemption possano costituire una sorta di educazione al gioco d’azzardo e preparare quindi nuove persone affette da ludopatia.

 

-Secondo Lei la soluzione per diminuire eventuali rischi di “attitudine alla ludopatia” per i minori sarebbe la totale eliminazione di questi giochi, o esistono soluzioni alternative, come ad esempio un posizionamento diverso, magari lontano dalle sale “per adulti”?

Certamente un diverso posizionamento rispetto alle sale slot per adulti sarebbe un primo passo di regolamentazione. Ma forse non sufficiente. Ripeto, il problema non sta solo nelle “slot per bambini”, ma anche nella facile accessibilità a giochi on line.

Sul tema del gioco in generale, c’è un atteggiamento schizofrenico da parte dello Stato, che da un lato incoraggia a giocare attraverso le pubblicità, o attraverso la proposta di sempre nuovi giochi, e dall’altro poi spende miliardi di euro per contrastare la ludopatia. E’ questo il punto su cui bisogna riflettere, prioritariamente, ed è tutto in capo allo Stato, che utilizza chi si ammala per fare cassa.

 

– Cosa pensa dei metodi giornalistici eccessivamente sensazionalistici de Le Iene?

Non credo che l’argomento di discussione sia l’accuratezza dei servizi proposti da Le Iene, che certamente a volte possono anche cadere nel sensazionalismo. Il tema resta comunque il gioco e i danni di una mancanza di regolamentazione. Danni che poi paghiamo tutti, in un modo o nell’altro.

 

PressGiochi

 

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