Destinare in maniera stabile alla ricostruzione e alla salvaguardia idrogeologica del territorio l’1% del gettito fiscale derivante dal gioco d’azzardo. È quanto torna a chiedere al Governo ConfimpreseItalia all’indomani delle
Destinare in maniera stabile alla ricostruzione e alla salvaguardia idrogeologica del territorio l’1% del gettito fiscale derivante dal gioco d’azzardo. È quanto torna a chiedere al Governo ConfimpreseItalia all’indomani delle nuove forti scosse che mercoledì hanno colpito il Centro Italia. “Questa ennesima, grave sciagura che ha colpito nuovamente il Centro Italia – ha dichiarato Guido D’Amico, presidente nazionale della Confederazione Sindacale Datoriale delle Micro, Piccole e Medie Imprese – impone una scelta strutturale in grado di affrontare sistematicamente e concretamente l’elevato rischio sismico idrogeologico del Paese. Eventi sismici di forte intensità , con gravi danni per le comunità locali, si ripetono dal 2009 e ancora una volta la natura dimostra l’impreparazione degli enti preposti a prevedere e fronteggiare queste emergenze. Prevenzione e gestione del rischio, come accade in altri Paesi a medio ed elevato rischio sismico, devono invece rappresentare competenze e attività pronte ad essere messe in campo”.
Se il sistema della solidarietà è stato subito attivato per le persone, si teme che poco o nulla, come accaduto per il sisma di agosto, sarà fatto per le micro e piccole imprese. Per questa ragione ConfimpreseItalia chiede al Governo di destinare stabilmente, attraverso un decreto da convertire in legge, l’1% del gettito fiscale da gioco d’azzardo, pari a circa 100 milioni di euro annui, direttamente alle attività di prevenzione e gestione del rischio sismico e idrogeologico.