“Il mercato del gioco è un po’ depresso a causa di una politica che chiede continuamente maggiori introiti al settore senza permettere però alle aziende di poter investire nel proprio
“Il mercato del gioco è un po’ depresso a causa di una politica che chiede continuamente maggiori introiti al settore senza permettere però alle aziende di poter investire nel proprio sviluppo”.
Così Renzo Terrabusi di Nazionale Elettronica, risponde a PressGiochi in una intervista rilasciata durante la fiera di Enada che si è tenuta a Rimini nei giorni scorsi.
“Credo – spiega Terrabusi – che il problema della ludopatia esista e vada affrontato ma sono tra coloro che non credono che basti una slot in un bar, nella quale su può puntare 10cent alla volta, per diffondere questo fenomeno. Ci sono molti altri tipi di giochi che possono causare e portare il giocatore ad essere dipendente. Oggi giocare alle slot costa quanto costava giocare in un flipper negli anni 60. Non credo che i malati di gioco siano i giocatori del bar.
Politica, mass media ed enti locali giocano sul tema dell’azzardo con dati e dichiarazioni poco condivisibili. Non credo nell’efficacia delle distanze, che non disincentivano affatto il giocatore. Oggi in Italia si affronta questo tema troppo con la pancia e l’istinto e poco con la ragione”.
PressGiochi