Sette partite per scrivere la storia del tennis. Nole Djokovic ha, da oggi agli US Open, in mano il proprio destino. Il numero 1 del mondo può, in un colpo
Sette partite per scrivere la storia del tennis. Nole Djokovic ha, da oggi agli US Open, in mano il proprio destino. Il numero 1 del mondo può, in un colpo solo, riscrivere i libri dello sport di cui è dominatore assoluto: vincendo a New York, Djokovic non solo realizzerebbe il Grande Slam 52 anni dopo Rod Laver ma diventerebbe il più titolato tennista dell’era Open con ben 21 Slam. Il tennista serbo, assenti i grandi rivali Roger Federer e Rafa Nadal, è l’uomo da battere, nonostante lo stop imprevisto subìto alle Olimpiadi di Tokyo: gli esperi di Sisal Matchpoint, infatti, lo vedono favoritissimo per la vittoria finale in quota a 1,75. Nole ha vinto in 3 occasioni gli US Open, l’ultima nel 2018, arrivando altre 5 volte in finale. Chi proverà a interrompere il sogno di Djokovic è sicuramente Daniil Medvedev. Il russo, numero 2 dell’ATP, arriva a New York in ottima forma avendo vinto tre tornei in stagione, Marsiglia, Maiorca e Toronto, e punta deciso al primo slam della
carriera. Medvedev, inoltre, ha un conto aperto con Djokovic perché sogna la rivincita dopo la sonora sconfitta agli Australian Open dello scorso gennaio: il trionfo del moscovita si gioca a 5,00. Il podio dei favoriti è completato da Alexander Zverev, finalista lo scorso anno e attuale numero 4 del mondo. Il tedesco, fresco campione olimpico a Tokyo sul cemento, si trova a proprio agio sul veloce come dimostrano gli altri due tornei vinti in stagione su questa superficie. Zverev, come Medvedev, vuole centrare il primo grande titolo della carriera, ipotesi data a 7,50.
La pattuglia azzurra è guidata da Matteo Berrettini e Jannik Sinner. I due italiani hanno vissuto una stagione esaltante (vittoria al Queen’s e finale a Wimbledon per il romano, finale a Miami e vittoria a Washington per il tennista di San Candido) e puntano a essere protagonisti sul veloce newyorchese. Berrettini, numero 6 del tabellone e che agli US Open è arrivato in semifinale due anni fa potrebbe incrociare Djokovic nei quarti per una rivincita di Wimbledon: il trionfo in terra americana di Matteo pagherebbe 33 volte la posta. Stessa quota per Jannik Sinner che è reduce dal successo a Washington di tre settimane fa. Il giovanissimo azzurro ha ritrovato la forma di inizio anno e punta intanto ad abbattere il tabù New York dove è sempre stato eliminato al primo turno. Superato lo scoglio, anche psicologico, Sinner proverà a regalarsi il primo Slam della carriera.
PressGiochi
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