24 Novembre 2024 - 10:53

Tar Veneto conferma limiti orari alle slot di Colognola ai Colli

Limiti orari alle slot machine: arriva l’ok del Tar anche per Piove di Sacco Il Tar Veneto ha respinto oggi il ricorso di una sala giochi contro l’ordinanza del sindaco

12 Luglio 2017

Limiti orari alle slot machine: arriva l’ok del Tar anche per Piove di Sacco

Il Tar Veneto ha respinto oggi il ricorso di una sala giochi contro l’ordinanza del sindaco di Colognola Ai Colli sulla riduzione degli orari delle slot machine e vlt.

Come ha affermato il giudice amministrativo “La limitazione degli orari di apertura delle sale da gioco o scommessa e degli altri esercizi in cui sono installate apparecchiature per il gioco è stata disposta dal Comune per tutelare la salute pubblica e il benessere socio-economico dei cittadini: l’ordinanza impugnata è stata, infatti, adottata dal Sindaco, ex art 50, comma 7, del D.lgs. n. 267/2000, allo scopo di prevenire, contrastare e ridurre il fenomeno del gioco d’azzardo patologico (GAP).

Nel caso di specie, il Comune ha, in ogni caso, effettuato una congrua istruttoria, evidenziando, da un lato, l’elevato numero di macchinette per il gioco presenti nel territorio comunale (quasi 1 ogni 100 abitanti) e, dall’altro, l’aumento delle patologie connesse al gioco.

I dati forniti dalla ULSS scaligera evidenziano, infatti, che la crescita del fenomeno della ludopatia ha riguardato anche l’ambito territoriale considerato risultando dagli atti che presso l’USLL n. 9, nel cui distretto ricade il Comune intimato, un significativo numero di persone sono state prese in carico nel 2016 dall’Ambulatorio a ciò specificamente dedicato in quanto affette da gioco d’azzardo patologico (i pazienti e i loro familiari seguiti dal Servizio Dipendenze dall’ULSS scaligera sono stati 3518 nel 2016).

La libertà di iniziativa economica non è assoluta, non potendo svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana (art. 41 Cost.).

L’idoneità dell’atto impugnato a realizzare l’obiettivo perseguito – ha concluso il giudice – deve essere apprezzata, tenendo presente che scopo dell’ordinanza comunale non è quello di eliminare ogni forma di dipendenza patologica dal gioco (anche quelle generate da gratta e vinci, lotto, superenalotto, giochi on line, etc.) – obiettivo che travalicherebbe la sfera di attribuzioni del Comune (Tar Veneto, 114/2016) – ma solo quello di prevenire, contrastare, ridurre il rischio di dipendenza patologica derivante dalla frequentazione di sale da gioco o scommessa e dall’utilizzo di apparecchiature per il gioco.

La riduzione degli orari di apertura delle sale pubbliche da gioco è, in altre, parole, solo una delle molteplici misure che le autorità pubbliche possono mettere in campo per combattere il fenomeno della ludopatia, che ha radici complesse e rispetto al quale non esistono soluzioni di sicuro effetto (Cons. St. n. 2519/2016)”.

PressGiochi

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