24 Novembre 2024 - 03:51

Tar Toscana: ok a limiti orari al gioco, a Firenze situazione allarmante

Il Tribunale amministrativo della Toscana ha respinto una serie di ricorsi confermando la legittimità del regime disciplinare adottato dal comune di Firenze in materia di giochi e scommesse. L’ordinanza del

10 Gennaio 2019

Il Tribunale amministrativo della Toscana ha respinto una serie di ricorsi confermando la legittimità del regime disciplinare adottato dal comune di Firenze in materia di giochi e scommesse.

L’ordinanza del sindaco prevede la chiusura delle sale giochi autorizzate ai sensi art.86 e 88 TULPS dalle ore 18,00 alle ore 00,00 di tutti i giorni, festivi compresi” e lo “spegnimento degli apparecchi di cui all’art.110, comma 6 TULPS (con vincita in denaro) presenti in altri esercizi dalle ore 13,00 alle ore 19,00.

Si prevede quindi che la chiusura oraria della sale gioco autorizzate ai sensi dell’art. 86 TULPS valga anche per le sale scommesse autorizzate ai sensi del successivo art. 88. Per i giudici amministrativi,  si tratta di un regime disciplinare legittimo consistente nel distinguere la disciplina degli apparecchi contenuti in sale dedicate, autorizzate ex artt. 86 o 88 TULPS, ove vi è un maggior controllo dei gestori e una preclusione all’accesso dei minori, da quella degli apparecchi, ex art. 110 TULPS, collocati in locali non dedicati, come bar e tabaccherie, necessariamente connotati da controllo più difficile e senza preclusioni all’accesso.

 

Per il Tar “deve essere ribadito il principio in base al quale è necessario che il potere di limitazione degli orari per l’esercizio del gioco lecito da parte del Sindaco sia assistito da precisi studi scientifici relativi all’ambito territoriale di riferimento, che evidenzino l’incidenza del fenomeno del gioco a livello cittadino e la gravità dello stesso sotto il profilo patologico, sociale ed economico, sì da giustificare l’intervento disciplinare sugli orari di apertura adottato-

 

L’ordinanza risulta emessa in esito alla valutazione di una serie di apporti istruttori, e in particolare della relazione del Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università di Firenze, trasmesso all’Amministrazione comunale in data 9 ottobre 2017, che appaiono idonei ad evidenziare una situazione di particolare diffusione del gioco sul territorio comunale, tale da destare giustificata preoccupazione nell’Amministrazione comunale e da costituire idoneo presupposto per l’intervento regolatorio sulla disciplina degli orari di fruizione dei giochi.

Si evidenziano in particolare i seguenti passaggi delle conclusioni dello studio universitario: “Ciò detto, ci preme sottolineare che l’aumento del fenomeno del gioco d’azzardo, che riguarda tutto il territorio nazionale, nel territorio fiorentino assume dimensioni più allarmanti. I dati in nostro possesso hanno reso evidente la capillare distribuzione degli strumenti e dei punti di gioco nel Comune di Firenze che prevede la presenza di circa quattro punti gioco ogni Km2, con una media che è oltre cinque volte superiore rispetto a quella registrata a livello regionale”.

Sulla base di queste conclusioni, il Tribunale ha ritenuto legittimo l’intervento del Sindaco di Firenze Dario Nardella.

PressGiochi

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