24 Novembre 2024 - 06:06

Tar Campania: “Il Questore è responsabile della verifica delle distanze dei centri scommesse dai luoghi sensibili”

Il Questore è tenuto, per il rilascio dell’autorizzazione di pubblica sicurezza, a verificare la sussistenza di tutti i requisiti, non soltanto di quelli stabiliti dalla legislazione di polizia, ma anche

07 Novembre 2018

Il Questore è tenuto, per il rilascio dell’autorizzazione di pubblica sicurezza, a verificare la sussistenza di tutti i requisiti, non soltanto di quelli stabiliti dalla legislazione di polizia, ma anche di quelli previsti dalle ulteriori fonti normative, tra le quali ha rilievo proprio la normativa sul rispetto delle distanze minime dai luoghi sensibili.

Così il Tar Campania, sezione Salerno, ha respinto il ricorso di un operatore al quale la Questura aveva negato la licenza di polizia per il mancato rispetto delle distanze dai luoghi sensibili imposti dal regolatore locale.

“Ai fini del rilascio della licenza ex art. 88 del t.u.p.s., – spiega il giudice – la Questura deve verificare la sussistenza di tutti i requisiti, non solo di quelli richiesti dalla legislazione di pubblica sicurezza, ma anche di quelli sul rispetto delle normative, regionali o comunali, in materia di distanze minime delle attività commerciali dai luoghi ‘sensibili’, cioè da tutti i luoghi (inclusi gli istituti scolastici) nei quali si presume la presenza di soggetti appartenenti alle categorie più vulnerabili rispetto alla tentazione del gioco d’azzardo ed all’illusione di poter conseguire attraverso di esso facili guadagni.

La normativa in materia – volta anche a contenere le ipotesi di ‘povertà derivanti da propri comportamenti’ – mira alla tutela della salute dei soggetti maggiormente esposti e a possibili fenomeni di devianza criminale, potenzialmente coinvolgenti sia le realtà familiari di riferimento sia lo stesso ordine pubblico.

La localizzazione dei punti di raccolta del gioco – conlude il Tar –  è una materia che attiene, contestualmente, alla tutela della salute e dell’ordine pubblico e che entrambe le tutele sono espressamente richiamate nell’ottica della prevenzione dal rischio di accesso al gioco da parte dei soggetti più vulnerabili, quali i minori di età”.

PressGiochi

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