Tabacci (Misto): “Il divieto sulle pubblicità dei giochi ha una radicalità che desta sospetti”
“L’articolo 9 del decreto-legge (Dignità, che introduce il divieto alla pubblicità dei giochi, ndr) è caratterizzato da una radicalità che desta sospetti. In primo luogo, – ha dichiarato l’on. Bruno
25 Luglio 2018
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“L’articolo 9 del decreto-legge (Dignità, che introduce il divieto alla pubblicità dei giochi, ndr) è caratterizzato da una radicalità che desta sospetti. In primo luogo, – ha dichiarato l’on. Bruno Tabacci del gruppo misto – la copertura delle mancate entrate fiscali avrebbe dovuto essere realizzata a valere sull’intero sistema del gioco, non solo sulle video lottery e le slot machine. Invece, le grandi società che gestiscono il gioco d’azzardo non sono state toccate. In secondo luogo, nella riformulazione proposta all’emendamento Baroni 9.12, mi stupisce che non sia addirittura prevista la chiusura di programmi televisivi che consistono in giochi di azzardo e che inoltre ospitano messaggi pubblicitari relativi a giochi e scommesse, intervento che dovrebbe essere logica conseguenza dell’impostazione ideologica e punitiva che sembra animare il provvedimento in discussione. Si tratta, a mio giudizio, dell’ennesima dimostrazione di un Governo che fa il forte con i deboli e il debole con i forti”.