Nella battaglia dei tabaccai contro i sindaci le associazioni di volontariato del Modavi sono nette: “Solidarietà ai sindaci anti-azzardo, lo Stato segua il loro esempio virtuoso”. MODAVI (Movimento delle
Nella battaglia dei tabaccai contro i sindaci le associazioni di volontariato del Modavi sono nette: “Solidarietà ai sindaci anti-azzardo, lo Stato segua il loro esempio virtuoso”.
MODAVI (Movimento delle Associazioni di Volontariato Italiano) si schiera decisamente a fianco dei sindaci. “Ritengo assolutamente surreale e fuori luogo la denuncia, presentata alla Corte dei Conti, dalla Federazione italiana tabaccai (FIT) contro quei sindaci che hanno cercato di contenere il proliferare del gioco d’azzardo nelle loro città – ha detto la presidente nazionale Maria Teresa Bellucci – Secondo la FIT questi amministratori dovrebbero risarcire lo Stato, colpevoli di aver fatto incassare meno euro all’erario. Io credo, invece, che sia lo Stato a dover seguire l’esempio virtuoso di questi Comuni e attuare interventi legislativi orientati a rendere più giusto e attento alla salute dei cittadini il quadro normativo in materia di gioco d’azzardo”. Anche perché i dati sull’azzardo patologico sono in costante aumento e preoccupanti: ci sono almeno due milioni di italiani a rischio dipendenza e, ricorda il Modavi, è questa la patologia da dipendenza che cresce più rapidamente fra i giovani e gli adulti.
“Stando alle statistiche, nell’ultimo anno il 54% degli italiani avrebbe giocato almeno una volta sperando in una vincita in denaro – prosegue il Modavi – Inoltre, visto che si parla di mancati introiti, va anche sottolineato come l’aumento dei giocatori “problematici” andrebbe a produrre dei costi sociali di cura e assistenza che graverebbero su un sistema sanitario e pensionistico già al collasso. Al primo posto viene la crescita sana dei cittadini, non il profitto a tutti i costi”. L’associazione ha avviato una campagna di prevenzione e informazione sul gioco d’azzardo patologico dal titolo “Mind the G.A.P. – Attenti al gioco d’azzardo patologico”. Aggiuge Bellucci: “Saremo presenti in 20 province d’Italia per promuovere la prevenzione all’interno di scuole primarie e secondarie di primo grado e attiveremo dei centri di ascolto per aiutare le famiglie con problemi di dipendenza patologica dal gioco d’azzardo. Inoltre, realizzeremo e sperimenteremo un software, da mettere a disposizione dei genitori, per monitorare e limitare l’accesso ai siti, da parte dei figli, che promuovono il gioco d’azzardo”.
PressGiochi