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SuperEnalotto, dopo 18 anni si rinnova: come cambia, sogna e sorride l’Italia che ha vinto

SuperEnalotto compie 18 anni: è infatti il 3 dicembre 1997 la data di nascita del gioco del “Grande Jackpot”, che ha cambiato la vita a milioni di italiani. SuperEnalotto è

15 Gennaio 2016

SuperEnalotto compie 18 anni: è infatti il 3 dicembre 1997 la data di nascita del gioco del “Grande Jackpot”, che ha cambiato la vita a milioni di italiani.

SuperEnalotto è diventato un “neo maggiorenne” e in questi anni ha all’attivo una storia ricca di persone, numeri, vincite, sogni, successi.

 

In 18 anni di storia, ecco alcuni numeri:

  • oltre 4,3 miliardi di euro – gli euro vinti complessivamente con tutte le vincite di prima e seconda categoria (“6” e “5+1”)
  • oltre  2000 estrazioni in 18 anni
  • 115 – le vincite milionarie del grande Jackpot con punti 6
  • 637 – le vincite con punti 5+1

 

E, oltre i numeri, ci sono le persone, i loro sogni, il desiderio di cambiare, di vivere una vita più serena.

SuperEnalotto è il gioco che ha cambiato il modo di sognare degli italiani, catalizzando l’attenzione di almeno 1 italiano su 4, rendendolo il gioco più conosciuto e amato d’Italia, in grado di unire il mito della grande vincita a una vastità di premi, da minimi a medio grandi.

Una passione caratterizzata da una dimensione collettiva e sociale.

 

 

18 anni di…vincitori del SuperEnalotto. Chi sono e quali sono i sogni di chi vince?

Tutti se lo sono chiesti almeno una volta! Chi avrà vinto il SuperEnalotto?

E, se da un lato i volti dei vincitori non sono mai stati resi noti, certamente l’Ufficio Premi Sisal, grazie alle interviste effettuate ai vincitori in fase di ritiro del premio, ha tracciato un profilo dei desideri degli italiani.

Ne emerge un quadro omogeneo a livello geografico dove anche la fortuna sembra essere molto equilibrata ed equi distribuita tra Nord, Centro e Sud.

Le categorie più fortunate: operai, a pari merito con commercianti e pensionati; seguono le casalinghe, gli artigiani, gli agenti di commercio e gli impiegati. Tra i vincitori troviamo anche idraulici, imprenditori, insegnanti, studenti e avvocati. Almeno una volta hanno vinto anche un pizzaiolo, un geometra, un cameriere, un farmacista e un medico chirurgo.

L’Italia sembra davvero sognare una vita normale, dove non si evidenziano eccessi o voli pindarici; nessuno, infatti, ha mai dichiarato di volere comprare un atollo alle Maldive o un castello in Alto Adige. E, soprattutto, nessuno, anche di fronte a vincite milionarie, ha mai dichiarato di voler smettere di lavorare, confermando che il denaro aiuta a vivere una vita migliore ma senza per questo voler rinunciare alla quotidianità. Semmai, i progetti di chi vince sono orientati alla famiglia, a investire i soldi per una nuova attività lavorativa e, spesso, ad aiutare le persone meno fortunate.

 

 

Ma il dato più significativo è che si registra una forte disparità tra i desideri del gentil sesso e quelli maschili.

La graduatoria per le signore vede al primo posto il desiderio di aiutare i figli, segue la volontà di sistemare casa o comprarne una nuova e al terzo posto di fare un viaggio con la famiglia. Nessuna vincitrice, ad esempio, ha mai dichiarato di volere un gioiello o un abito griffato.

Gli uomini mettono invece tra i primi tre desideri l’acquisto dell’auto da sogno, comprare un orologio di pregio o un oggetto legato alla loro passione, come ad esempio una bicicletta in titanio.

La propensione a fare beneficienza, invece, accomuna uomini e donne, mossi entrambi dal senso di voler condividere in parte la fortuna che li ha baciati, come il caso di un vincitore che, in forma anonima, ha incaricato Sisal di bonificare la vincita a favore del Santuario di Loreto o di chi ha donato un apparecchio medicale a un ospedale del Lazio.

In generale i desideri sono riconducibili alle necessità del quotidiano. Come chi vuole rifare l’impianto di riscaldamento o chi desidera fare un viaggio che non era mai riuscito a permettersi prima, ad esempio per andare a Roma dal Papa.

I picchi di fantasia sono legati ai sogni di attività mai realizzate, perchè considerate non prioritarie, come chi finalmente si iscriverà a un corso di paracadutismo o di pasticceria.

 

 

La sestina vincente – quali i criteri?

 

La “caccia alla sestina”, ha sempre rappresentato, nella cultura nazional popolare, la sfida per eccellenza scatenando il desiderio degli italiani. Quando è il momento di compilare la schedina, entrano in scena fortuna, abilità, scaramanzie, riti collettivi, ma soprattutto numeri, visti come momenti magici, capaci di riassumere gli eventi della vita. Molti giocatori tendono a usare le combinazioni suggerite dalla ricevitoria o decidono di aggregarsi ad amici e conoscenti.

Ma i più si divertono a comporre la sestina, interpretando un fatto, un avvenimento accaduto, un sogno, come se qualunque episodio, possa tradursi in una sequenza di numeri.

E poi ci sono i ricordi, le date, quella serie di combinazioni speciali che fanno sì che ogni individuo possa scegliere la “sua” combinazione, la sola e unica che ritengono vincente. Come chi, ad esempio, ha giocato i numeri  della schedina storica del fratello trovata nello scrigno dei tesori, realizzando poi una vincita.

La vera motivazione, quindi, il vero acquisto è il sogno, ovvero la possibilità di giocare con la fantasia. Come disse IanHacking, uno dei più brillanti esperti internazionali di logica, «chi acquista una schedi­na, compra non solo la remota pos­sibilità di vincere tanto denaro, ma anche un’emozione, una fantasia… ».

 

Come nasce SuperEnalotto

 

SuperEnalotto è nato come evoluzione dell’Enalotto, che Sisal ha gestito fino al 1997, da un’idea di Rodolfo Molo, figlio di Geo Molo (inventore della famosa schedina del Totocalcio e tra i fondatori della Sisal). Molo pensò di coinvolgere un gruppo di specialisti della comunicazione, di informatici e di matematici per studiare un gioco più coinvolgente. Il team scelto da Molo inventò un gioco semplicissimo: sei numeri da pronosticare su 90.

 

Le curiosità

Le vincite del primo concorso Concorso n.87 di Mercoledì 03/12/1997;

Montepremi del concorso 1.176.345,50 €;

330 “punti 4” da 880,40 €

12.038 “punti 3” da 24,40 €

 

   
Il primo “6” Il primo “6” della storia fu centrato il 17 gennaio del 1998 a Poncarale, in provincia di Brescia, per una vincita superiore a 11,8 miliardi di lire.

VIA FIUME, 3 – 25020 Poncarale – BS
Il titolare della ricevitoria all’epoca era Alfonso Comini ed il locale si chiamava “Bar Pergola”. Dall’Agosto 2002 il titolare è Rachele Tomasoni ed il locale si chiama “Bar Nuova Pergola”

   
L’ultimo “6” L’ultimo “6” è stato realizzato il 16 luglio 2015 a Acireale (CT) per un importo pari a 21,8 milioni di euro registrato presso il Punto Vendita Sisal Tabacchi Loria situato in C.so Savoia 76.
   
Il jackpot più alto Il “6” da 177,7 milioni è stato centrato il 30 ottobre 2010, il più alto premio nella storia dei giochi in Italia.

Prima di allora, in altre tre occasioni la sestina aveva superato i 100 milioni di euro:

  • a Bagnone (147,8 milioni il 22 agosto 2009),
  • a Pistoia e Parma (139 milioni il 9 febbraio 2010),
  • a Catania (100,7 milioni il 23 ottobre 2008).
   
L’anno con più 6 Sono due: 1998 e 2000, con ben 12 “6” ciascuno
   
Le vincite di prima e seconda categoria Punti “6”: 115

Punti “5+”: 637

 

 

I primi numeri d’oro 

 

29, 37, 49, 51, 55 e 74. E’ questa la magica sestina che ha permesso ad un fortunato gruppo di amici di Poncarale, in provincia di Brescia, di centrare il primo 6 della storia del gioco con un jackpot di 11 miliardi e 800 milioni di vecchie lire! I fortunati, grazie ad un sistema giocato che ha generato ben 378 combinazioni, hanno realizzato anche 22 ” cinque”, 100 “quattro” e 160 “tre”, che hanno permesso ai già fortunati di far salire il valore delle vincite complessivo ad oltre 20 miliardi di lire.

 

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