23 Novembre 2024 - 21:40

Studio Moige. Venduti ai minori: il 69% dei ragazzi gioca ai gratta&vinci

Le tipologie di gioco d’azzardo più diffuse tra i minori sono i gratta e vinci (69%), le scommesse sportive (45%), il gioco del lotto e del superenalotto (16%), e le slot machine (10%).

20 Ottobre 2021

Prodotti come alcol, tabacco, gioco d’azzardo, pornografia, videogiochi 18+ e cannabis light sono ancora troppo accessibili ai minori. A dirlo sono i dati dell’indagine “Venduti ai Minori”, realizzata dal MOIGE – Movimento Italiano Genitori, in collaborazione con l’istituto Piepoli, condotta su un panel di oltre 1.000 minori dai 10 ai 17 anni, intervistati in tutta Italia.

Alcuni dei prodotti oggetto della rilevazione, come alcol, fumo, gioco d’azzardo, pornografia, sono vietati per legge a chi non abbia almeno 18 anni, mentre per quanto riguarda la cannabis light e i videogiochi 18+ addirittura siamo di fronte ad un vuoto normativo, perché è assente il divieto per legge e le relative sanzioni.

I dati confermano una vendita piuttosto diffusa di prodotti vietati tra i minori in Italia, nonostante i divieti di legge. La diffusione è certamente legata alla facilità con cui riescono ad avervi accesso, con più della metà dei commercianti che non verifica l’età di chi compra, e vendono senza problemi anche ad acquirenti palesemente al di sotto dell’età consentita. Ad esempio, il 57% degli intervistati dichiara che al momento dell’acquisto di bevande alcoliche il venditore non ha verificato la sua età, percentuale che sale al 62% per il tabacco e le sigarette e addirittura al 71% per le infiorescenze di cannabis light.

I minori non possono subire un abuso commerciale lesivo della loro salute da parte degli adulti. L’indagine fa emergere dei dati preoccupanti – commenta Antonio Affinita, Direttore generale del MOIGEDinanzi alla vendita ai minori di prodotti che sono dannosi per la loro salute non esistono giustificazioni: non è accettabile che ci siano commercianti che vendono prodotti vietati senza verificare l’età e contro le norme vigenti a loro tutela. Altrettanto gravissimo è il vuoto normativo riguardo a cannabis light e videogiochi classificati dal Pegi come +18: per entrambi i prodotti sono inesistenti le norme e le sanzioni per chi vende ai minorenni. Occorre con urgenza un intervento legislativo. Auspichiamo che le filiere produttive di tali prodotti lavorino di più per la sostenibilità sociale di essi, affinché siano realmente accessibili solo a clienti adulti. Come genitori ci rivolgeremo da subito a Parlamento e Governo affinché si attivino norme, sanzioni e controlli più stringenti e rigorosi, al fine di tutelare il benessere psico-fisico dei minori, evitando che adottino comportamenti devianti o che sviluppino dipendenze”.

 

ACCESSO AL GIOCO D’AZZARDO

 

Le tipologie di gioco d’azzardo più diffuse tra i minori sono i gratta e vinci (69%), le scommesse sportive (45%), il gioco del lotto e del superenalotto (16%), e le slot machine (10%).

Sebbene il 52% degli intervistati dichiari che c’erano sempre o spesso avvisi in cui veniva riportato il divieto di gioco per i minori, nel 65% dei casi il gestore non ha chiesta loro l’età e in più di un caso su due (57%) non si è rifiutato di far giocare o vendere il servizio ai minori. Nel 75% dei casi, inoltre, il venditore non ha informato il minore dei rischi di sviluppare una dipendenza dal gioco.

Per quanto riguarda il gioco online, invece, il divieto per i minori di 18 anni, a detta degli intervistati, è assente in quasi un caso su 3 (30%). Al 33% dei giocatori minorenni non è stata chiesta l’età per registrarsi, solo il 22% ha rinunciato al gioco perché non aveva l’età legale e ben il 45% ha mentito per poter accedere.

 

 

 

Risso (Fit): “Intervenire contro l’accesso dei minori a giochi d’azzardo e tabacchi tramite l’online”

 

Cosa dice la normativa?

Il gioco d’azzardo è punito con l’arresto da tre mesi ad un anno e con l’ammenda non inferiore a 206 euro, art.718 del codice penale; se fra coloro che partecipano al giuoco sono persone minori degli anni diciotto la pena è raddoppiata, art. 719 codice penale. Ai sensi dell’art. 110, comma 5 del TULPS “Si considerano apparecchi e congegni automatici, semiautomatici ed elettronici per il gioco d’azzardo, quelli che hanno insita la scommessa o che consentono vincite puramente aleatorie di un qualsiasi premio in denaro o in natura o vincite di valore superiore ai limiti fissati al comma 6…”.

VIDEOGIOCHI 18+

Manca una normativa che garantisca una effettiva tutela dei minori ed un divieto di accesso a videogiochi con contenuti qualificati adatti ad utenti maggiori d’età. La legge 2016, n.220 «Disciplina del cinema e dell’audiovisivo» auspica adozione di una regolamentazione.

 

 

 

PressGiochi

×