06 Gennaio 2025 - 13:39

Stabilità. Cariello (M5S): “Si aumentano le tasse alle slot ma non alle Vlt; il Governo continua a favorore le lobby del settore”

“Per quanto concerne le tasse sui giochi, viene aumentata quella sulle slot di altri 2 punti percentuali: arriva al 17,5 per cento ma viene al contempo tolta quella da 500,

18 Dicembre 2015

“Per quanto concerne le tasse sui giochi, viene aumentata quella sulle slot di altri 2 punti percentuali: arriva al 17,5 per cento ma viene al contempo tolta quella da 500, inserita l’anno scorso, e viene data la possibilità di abbassare la quota delle vincite al 70 per cento. In sostanza, a metterci quei soldi fino allo scorso anno erano i concessionari e i gestori. Ora, con tutta probabilità, saranno i cittadini giocatori. Non bastasse, di trucchetto ce n’è anche un altro: viene aumentata la tassazione sulle slot ma non quella sulle Vlt che, tra i due settori, è quello che fa registrare nettamente la crescita maggiore e al quale, dunque, viene lasciato ulteriormente campo libero”. Così, l’on. Francesco Cariello relatore di minoranza del M5S si è espresso in merito alla legge di Stabilità durante la discussione ieri in Aula alla Camera.

 

“Abbiamo – continua Cariello – sostenuto con forza la necessità di interventi a favore della scuola e dell’università pubblica, a tutela di categorie di cittadini particolarmente bisognosi, gli impiegati in lavori usuranti e le vittime della dipendenza da gioco d’azzardo. A proposito di gioco d’azzardo, che forse è una delle questioni che dimostra in modo chiarissimo come si incoraggino attività in palese conflitto con gli interessi degli individui e con il benessere della comunità, non solo non sono state prese in considerazione le nostre proposte sul divieto assoluto di pubblicità e sull’inserimento di criteri più stringenti per le aperture delle sale da gioco ma è stato presentato ed approvato nel cuore della notte un emendamento dei relatori che ancora una volta strizza l’occhio alle potentissime lobby del settore.
Relativamente alla pubblicità, viene introdotto il divieto «parziale» sui canali radiotelevisivi dalle 7 alle 22, ma solo relativamente alla pubblicità diretta. Si continua invece a consentire e a promuovere la possibilità di fare pubblicità on line e indiretta ed «occulta», attraverso il «product placement». Ovvero, continueremo a trovare la pubblicità dell’azzardo attraverso la promozione di manifestazioni sportive, culturali e persino sanitarie e assistenziali. Non ci sarà da sorprendersi se ci ritroveremo una lastra radiografica che pubblicizza la Sisal o durante una partita di calcio troveremo la pubblicità del casinò on line”.
Ad intervenire in apertura della discussione il relatore di maggioranza Fabio Melilli che ha affermato: “Un intervento di portata sistemica è stato fatto sul versante dei giochi e sulle politiche fiscali che si legavano ai giochi.  Inoltre – ha detto – è noto a tutti il lavoro compiuto sul versante del canone RAI. Il maggior gettito che potrà derivare dall’operazione compiuta sul versante del canone è stato destinato ad alcune importanti politiche del settore (della sanità, ndr), così come quello dei giochi, dove si è inasprita in qualche modo la fiscalità, è stato destinato alla lotta alla ludopatia e ad un intervento che garantisce gli enti di area vasta nella fornitura dei servizi alla disabilità”.
Infine anche l’on. penta stellato Davide Tripiedi ha criticato la norma nel suo complesso. “Perché utilizzate i soldi della povera gente, per togliere l’IMU sulla prima casa ?- ha detto – Non togliete ai deboli, è questo il punto, togliete alle banche, togliete sul gioco d’azzardo, non tagliate fondi alla povera gente ! Noi siamo stufi, è il secondo anno di legge di stabilità che non vengono prese in considerazione le persone più deboli, con 10 milioni di poveri in Italia e la maggior parte di questi poveri sono pensionati che prendono la pensione minima”.

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