Il bookmaker B2875, dopo aver segnalato ad ADM le difficoltà interpretative e le disparità di trattamento contenute nella Legge di Stabilità per il 2015, ha presentato – con l’assistenza di
Il bookmaker B2875, dopo aver segnalato ad ADM le difficoltà interpretative e le disparità di trattamento contenute nella Legge di Stabilità per il 2015, ha presentato – con l’assistenza di un noto studio legale specializzato nel settore – ricorso dinnanzi al TAR del Lazio per contestare la legittimità degli atti pubblicati da ADM il 15 gennaio u.s. relativi all’adesione dei CTD collegati ad operatori esteri alla sanatoria prevista dalla Legge di Stabilità.
Molteplici sono i vizi denunciati da B2875, in quanto la Legge di Stabilità per il 2015 e gli atti applicativi di ADM non rispettano né le norme interne né tantomeno quelle comunitarie. Tra i tanti aspetti vengono segnalati: la mancata abrogazione della normativa penale che da oltre 15 anni destabilizza il settore delle scommesse senza trovare soluzioni eque, le previsioni tributarie diseguali ed incoerenti, la mancata osservanza degli obblighi internazionali che l’Italia dovrebbe rispettare, e il sistema anti concorrenziale che si continua a preservare nel nostro Stato sin dalle prime gare del 2000. Su quest’ultimo aspetto il legale del bookmaker si è avvalso anche della consulenza di una personalità del mondo giuridico che ha ricoperto, tra le altre cose, la carica di presidente dell’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) dal 2005 al 2011, il quale ha confermato i forti dubbi di legittimità rispetto alla manovra 2015 e agli atti di ADM.
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