03 Gennaio 2025 - 23:41

Spagna. Sempre più diffuso il poker online tra la generazione 2.0; gli psicologi lanciano l’allarme

Tutto il mondo è Paese, tanto più se abbiamo a che fare con un mercato privo di confini come quello della rete online. Anche in Spagna, così come in Italia,

05 Maggio 2015

Tutto il mondo è Paese, tanto più se abbiamo a che fare con un mercato privo di confini come quello della rete online. Anche in Spagna, così come in Italia, la diffusione del gioco online è oggetto di studio soprattutto per quanto riguarda la diffusione di questa attività tra quella che possiamo ormai definire la Generazione 2.0.

In una società iperconnessa, il gioco online che con un solo click promette premi immediati può diventare un problema. Lo è nella provincia spagnola di Castellon dove le scommesse online sono tanto diffuse tra i giovani che gli specialisti hanno lanciato l’allarme ‘ludopatia digitale’ tra i giovani di 13 anni.

 

“Senza restrizioni fisiche, si può giovare da casa propria, dal cellulare, tablet o dal computer; oppura al bar, 24 ore, sette giorni alla settimana senza che nessuno sappia, il pericolo è quello di perdere il controllo e cadere nella dipendenza”. Lo dichiara lo psicologo Carlos Hidalgo, il quale sottolinea che “si tratta di una dipendenza che si sviluppa già tra i più giovani, soprattutto attraverso il poker on line che guadagna il 90% delle giocate”.

Uno studio condotto dall’Università di Valencia in collaborazione con la Fondazione Codere per analizzare lo sviluppo normativo e l’evoluzione dell’industria del gioco, ha rilevato che il 18% dei ragazzi in Spagna – in pratica uno su cinque – gioca d’azzardo su Internet. E l’8% lo fa regolarmente; sono sempre più giovani a farlo, fino a 13 anni. Basta una carta di credito di un genitore, l’ID di un adulto, e scegliete il gioco web, tra le decine di quelle esistenti, in un’esplosione di offerta che ha accelerato il tempo della prima puntata, da una media 28 anni a quella di 18 o poco meno in Castellon.

E mentre il governo si aspetta di approvare le nuove restrizioni al settore nel mese di settembre, gli esperti avvertono che “la scelta di Rafa Nadal o di altri calciatori famosi per pubblicizzare queste scommesse non fa che peggiorare il problema, perché molti ragazzi vedono questi sportivi come modello”.

La dipendenza da slot – che rappresenta ancora la maggioranza nel gioco d’azzardo compulsivo, e in particolare tra gli over 35- sembra lasciare il posto ad una nuova generazione di giochi che garantisce divertimento e premio immediato. Gli psicologi di Castellon affermano che questo tipo di addiction si sta sviluppando in maniera latente, tanto che molte famiglie non hanno coscienza del fatto che i propri giovani figli hanno questo tipo di problema.

 

PressGiochi