Il regolamento non riguardano le sale Bingo e i casinò della regione poiché sono strutture che hanno già sistemi di accesso “più rigorosi”.
A sei mesi dalla sua approvazione, la nuova legge sul regime amministrativo e fiscale del gioco d’azzardo in Castilla-La Mancha, che ha ricevuto il via libera nei tribunali regionali il 23 luglio, è entrata in vigore oggi praticamente nella sua interezza.
La nuova legge regionale recepisce numerose novità già valide da oggi, come il divieto di gioco e scommesse nel raggio di 300 metri da istituti e scuole, o l’autorizzazione per i Comuni a dichiarare “aree saturate di gioco d’azzardo”.
Il regolamento non riguardano le sale Bingo e i casinò della regione poiché sono strutture che hanno già sistemi di accesso “più rigorosi”.
In totale, più di 3.300 persone hanno chiesto nel 2021 il divieto di giocare online in questa comunità autonoma, che è quasi il 20% in più rispetto all’anno precedente, secondo i dati della Direzione Generale per la Regolamentazione del Gioco d’azzardo. Questa è la terza legge che regola il gioco d’azzardo privato in Castilla-La Mancha.
Fino ad oggi era in vigore la legge del 2013, approvata durante il governo di María Dolores de Cospedal, e che, secondo l’attuale governo, ha favorito il proliferare dei luoghi di gioco e scommesse: otto anni fa erano 51 e attualmente ci sono 221 sale.
Infatti, questa comunità autonoma è una tra quelle con la più alta densità di stabilimenti di questo tipo: 9 sale ogni 100.000 abitanti.
Una delle principali novità della nuova legge sono i principi guida per le politiche pubbliche legate sia ai cittadini che agli stessi locali. Sono quindi regolamentate misure di prevenzione per i gruppi più vulnerabili (persone con dipendenza, persone incapaci legalmente o giudizialmente e minori) ma anche azioni per promuovere la trasparenza e la certezza del diritto contro le frodi. Allo stesso modo, vengono promosse politiche di gioco responsabile, il che significa affidare all’Amministrazione la sensibilizzazione sulle conseguenze del gioco e delle scommesse in caso di “prassi inappropriata”.
Si prevede la creazione di un futuro Osservatorio sul gioco responsabile, con la rappresentanza di tutti i settori per supportare atteggiamenti di gioco “moderati”.
È nella localizzazione degli esercizi che risiede la principale novità del disegno di Legge. Ci sarà una doppia esigenza: non può esserci una distanza inferiore a 150 metri tra le sedi di gioco, per evitarne il proliferare, e deve esserci una distanza minima di 300 metri dalle scuole. A tutto ciò si aggiunge che i comuni possono dichiarare parte del loro mandato comunale come “zona satura di sedi di gioco” quando ritengono che, pur rispettando tali criteri, vi sia un eccesso di stabilimenti. Sarà un successivo regolamento che stabilisce i criteri di cui i tecnici terranno conto per considerare una specifica area satura.
Per quanto riguarda le misure di localizzazione fisica, la legge prevede un periodo transitorio di adattamento fino a quattro anni, nel caso in cui dovessero cambiare sede. È un periodo che si è stabilito dopo aver parlato con il settore. Il Collegio riconosce che, poiché le licenze sono concesse per un periodo di dieci anni e le prime scadranno nel 2024, fino al 2028 non ci sarà un pieno sviluppo della normativa in materia di distanze.
PressGiochi
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