11 Gennaio 2025 - 18:36

Slot, richieste di autorizzazione nei container delle zone terremotate? AS.TRO chiede chiarezza, e soprattutto i nomi

Mira (VE). Approvata ordinanza che disciplina gli orari di gioco “Il dato di fatto – scrive in una nota As.Tro – è rappresentato dalla nota che di seguito si riporta

23 Novembre 2016

Mira (VE). Approvata ordinanza che disciplina gli orari di gioco

“Il dato di fatto – scrive in una nota As.Tro – è rappresentato dalla nota che di seguito si riporta pedissequamente dal sito dei Senatori del PD.

Nei comuni colpiti dagli eventi sismici del 24 agosto e del 26 e 30 ottobre sarà vietato installare nuove slot machine fino al 31 dicembre 2017. Lo prevede un emendamento appena approvato dalla Commissione Bilancio al decreto terremoto, presentato dal senatore del Pd Stefano Vaccari, coordinatore del comitato dell’Antimafia sul gioco lecito e illecito e firmato anche dal capogruppo dem  in Antimafia Franco Mirabelli e dai senatori del Pd Vannino Chiti e Mario Morgoni.

La disposizione si è resa necessaria – spiega Vaccari – perché subito dopo il terremoto di agosto ad Amatrice alcune aziende hanno proposto ai comuni di donare container per le necessità dell’ente in cambio dell’istallazione di container con slot machine e ‘macchinette’ , con un comportamento che, pur essendo legale, presenta indubbi aspetti speculativi da evitare. E’ chiaro che, nei luoghi colpiti da tragici eventi come il sisma, la popolazione è più fragile e più esposta a fenomeni di dipendenza anche a causa del maggior tempo libero a disposizione e delle precarie condizioni di vita. Per questo abbiamo proposto il divieto di nuove istallazioni fino al 31 dicembre del prossimo anno. Allo stato dell’arte, infatti, le uniche e importanti limitazioni alla distribuzione dei punti gioco nel Paese sono contenute nella legge di stabilità dello scorso anno, che prevedeva un loro taglio del 30%. In attesa del nuovo accordo Stato-Regioni, che disporrà nuove e più precise regole per il gioco – conclude Vaccari –  è necessario tutelare i cittadini terremotati”.

A fronte di questo fatto, che AS.TRO reputa gravissimo, l’Associazione degli operatori del gioco lecito chiede a chiunque possa fornire riscontri documentali, di sapere i nomi delle aziende a cui si è fatto richiamo.

Dalla verifica interna già prontamente eseguita dagli organismi associativi non risulta che le imprese attualmente iscritte ad AS.TRO abbiano dato corso a dette istanze autorizzatorie, ma ciò nondimeno, e quindi anche nell’eventualità di non poter dar corso a provvedimenti disciplinari,l’Associazione si prende carico di approfondire la vicenda investendo la Procura della Repubblica competente in accertamenti finalizzati ad appurare se vi sia stata una qualche forma di sfruttamento dello stato di bisogno o altre scorrettezze comunque rilevanti sotto il profilo giuridico.

Richiediamo con urgenza le invocate evidenze al fine di poter procedere con estrema fermezza e decisione alla tutela di una categoria di operatori che dai sismi ha ricevuto i medesimi lutti e danni di tutte le altre imprese e persone, e che non accettano di essere “percepiti” come imprenditori assimilabili a quelli che già sono “passati alla storia” (anche giudiziaria) per le loro ciniche strumentalizzazioni delle disgrazie naturali.

PressGiochi