La 44ima Enada Roma dedicata al settore dell’intrattenimento italiano ha preso il via ieri nella Capitale e come al solito è in distribuzione in fiera – e scaricabile online –
La 44ima Enada Roma dedicata al settore dell’intrattenimento italiano ha preso il via ieri nella Capitale e come al solito è in distribuzione in fiera – e scaricabile online – la nuova edizione della nostra rivista PressGiochi@Enada.
A rappresentare il mondo del gioco, oltre agli operatori della categoria degli apparecchi da gioco, con e senza vincita in denaro, cresce la presenza degli operatori del mondo delle scommesse e dell’online, ma tuttavia non possiamo non registrare come quella di quest’anno sia sicuramente una edizione fieristica sottotono rispetto ai precedenti anni. Colpa di un settore portato alla crisi da una politica scoordinata ed egoista che vede al comparto non come ad una filiera industriale e produttiva ma solo ed esclusivamente come ad un salvadanaio da rompere a fine anno.
E’ per questo che abbiamo deciso di dedicare la copertina di questo numero ad uno dei principali temi (politici) che hanno dominato le cronache degli ultimi mesi, confondendo non poco il panorama normativo complessivo: i limiti orari.
Nell’ultimo periodo le amministrazioni comunali hanno indetto una vera e propria gara tra chi emanava la norma più restrittiva. Una miriade di orari che come le mille lingue della torre di Babele confondono gli imprenditori del settore. Il nostro Paese, sul fronte degli interventi a contrasto del gioco ‘pubblico’, si è trasformato in una sorte di Babele, che come nell’originale biblico, vede ognuno far ciò che vuole. Una situazione tanto variegata da esser paradossale e da spingere quasi ad esser ottimisti. Anche se nell’immediato questa frenesia normativa sta paralizzando e bloccando gli investimenti di moltissime aziende del gaming, non possiamo pensare che il Governo rimanga ancora a lungo fermo accettando questa situazione che non gioverà di certo alle casse statali.
In questa nuova edizione di PressGiochi, oltre che di limiti orari, di attualità e politica, parliamo di bandi di gara per le nuove concessioni, di scommesse e di bingo, delle molte iniziative attuate direttamente dagli operatori della filiera per far fronte al problema del gioco patologico e sviluppare una cultura del gioco più internazionale e sana. Si tocca la questione sanitaria, e i fondi da destinare alle Regioni per interventi di prevenzione e cura del Gap, nella speranza, condivisa da molti imprenditori, che non si finisca per trasformare una questione sociale e sanitaria in un affare esclusivamente politico.
PressGiochi
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