“Apprezzabile l’intento di intervenire con una circolare che si contraddistingue perché offre un interessante inquadramento normativo favorevole all’entrata in vigore del divieto assoluto di pubblicità”. È il giudizio espresso da
“Apprezzabile l’intento di intervenire con una circolare che si contraddistingue perché offre un interessante inquadramento normativo favorevole all’entrata in vigore del divieto assoluto di pubblicità”.
È il giudizio espresso da Attilio Simeone, coordinatore del Cartello “Insieme contro l’azzardo”, costituito in seno alla Consulta nazionale antiusura, commenta così l’annuncio del sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Alessio Villarosa, a cui è stata affidata la delega al gioco d’azzardo legale su concessione, su due iniziative volte al contenimento dell’attuale offerta di azzardo: una circolare con indicazioni operative sul divieto di pubblicità, ora alla firma tecnica del ministro Giovanni Tria per consentirne l’emanazione e la pubblicazione, e l’avvio di un inter per l’approvazione del piano di riordino definito attraverso un Codice unico dei giochi.
Su tutto, però, ora grava la crisi di governo.
Nel merito, la circolare, “si apprezza per l’efficace interpretazione della ratio del divieto di pubblicità”.
Infatti, “il divieto di pubblicità, come rimarcato dalla circolare, colpisce anche la semplice informazione generica tanto sul prodotto quanto sulle società ad esso collegate. Le uniche forme concesse sarebbero da riferire alla pubblicazione secca dei numeri vincitori dei vari pronostici”.
Per quanto riguarda il Codice unico in materia di giochi, “l’interesse – ricorda Simeone – andrà dalla revisione delle convenzioni di concessione statale, ai poteri di vigilanza di queste sui gestori ed alle conseguenti responsabilità penali, civili e amministrative con particolare riguardo al potere di sospensione fino ad arrivare alla revoca della concessione in caso di grave inadempimento.
Particolarmente interessante è la parte finale del dispositivo lì dove si raccomanda ad Agcom, nell’ottica di imparzialità dell’azione amministrativa nonché di una sana collaborazione tra le Istituzioni dello Stato, la revisione delle Linee guida approvate con delibera del 18 aprile 2019 nella prospettiva dell’interesse pubblico alla tutela della salute di cui all’art. 32 della Costituzione”.
Sul punto il Cartello “Insieme contro l’azzardo” aveva già avuto modo di denunciare “come Agcom avesse agito con eccesso di potere e che, pertanto, le linee guida approvate si qualificano come atti nulli”.
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