22 Novembre 2024 - 16:56

Sicilia. Conclusa l’operazione “Gioco Sporco”, blitz dei finanzieri in sale giochi e sale commesse abusive

Thiene (VI). Sala slot multata sei volte in tre settimane Osservatorio Nazionale sul gioco patologico: “Per ottenere i fondi le regioni dovranno presentare una relazione sull’avvio delle attività” Si è

31 Maggio 2017

Thiene (VI). Sala slot multata sei volte in tre settimane

Osservatorio Nazionale sul gioco patologico: “Per ottenere i fondi le regioni dovranno presentare una relazione sull’avvio delle attività”

Si è conclusa “Gioco Sporco” l’operazione dei finanzieri della tenenza di Barcellona Pozzo di Gotto volta a prevenire e a reprimere il fenomeno delle scommesse clandestine e del gioco illegale. Nell’operazione sono stati individuati sette esercizi commerciali abusivi (tra sale giochi e sale scommesse) e denunciato all’autorità giudiziaria quattro persone.

Grazie all’attività di osservazione in loco, pedinamenti e mirate riprese fotografiche è stata svelata l’attività illegale svolta da alcuni esercizi commerciali siti nella città del Longano, che apparivano come normali sale da biliardo, internet point o circoli culturali. Con l’ausilio tecnico di funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Messina, i finanzieri hanno individuato sei sale scommesse clandestine, tutte situate nella città di Barcellona P.G., che consentivano giocate tramite apparati elettronici completamente sconosciuti al Fisco. A carico dei titolari di due di queste, sulla base dell’analisi delle postazioni di gioco e delle numerose ricevute occultate tra i rifiuti o dietro i banconi, sono stati acquisiti significativi elementi indiziari che testimonierebbero anche la raccolta abusiva di denaro. Dai controlli, infatti, è emerso che i responsabili si sarebbero interposti fra la clientela e il sistema di puntata, utilizzando conti di gioco personali, col fine di raccogliere le puntate elaborate dagli scommettitori nelle postazioni “periferiche”, che venivano trasmesse, per il successivo pagamento, a una postazione centrale, presso cui veniva anche stampata la ricevuta di gioco.

In una settima struttura, apparentemente un circolo ricreativo per pensionati, era stata allestita una vera e propria sala abusiva che consentiva l’utilizzo di due “videopoker” apparentemente non funzionanti, i quali, invece, potevano essere rapidamente attivati mediante particolari stratagemmi: il primo, mediante lo sfregamento di una calamita in uno specifico punto del macchinario, mentre il secondo poteva essere reso funzionante grazie a un piccolissimo forellino situato vicino al cavo di alimentazione, al cui interno era sufficiente infilare una graffetta metallica per poterlo avviare.

 

 

I due “videopoker”, come emerso dagli accertamenti effettuati, funzionavano con gettoni camuffati da “buono consumazione”, dal costo di cinque euro, erogati da un’ulteriore macchinetta collocata nel locale. Sono state quattro le persone denunciate alla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto per esercizio abusivo di gioco e scommesse, reato che prevede la pena della reclusione da sei mesi a tre anni, e per esercizio di giochi d’azzardo, violazione per la quale le leggi in vigore contemplano l’arresto da tre mesi fino a un anno. Per altre quattro persone sono scattate sanzioni amministrative pecuniarie per quasi centomila euro, per aver consentito l’uso di apparecchi da intrattenimento illegali e per aver messo a disposizione dei clienti apparecchiature di gioco connesse a bookmakers stranieri privi di concessioni.

 

 

Nel complesso, gli interventi eseguiti hanno permesso di sequestrare dodici postazioni di scommesse, complete di sei stampanti, centina di ricevute di gioco, due “videopoker” con relativo apparecchio “eroga gettoni/raccogli denaro” e anche due apparecchi elettronici da intrattenimento illegali, con funzionamento a led rotanti.

 

PressGiochi

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