Nei Comuni con più di 50mila abitanti, le slot machine non potranno essere a meno di 500 metri da ospedali, chiese, scuole, ma anche centri giovanili, impianti sportivi, caserme, cimiteri,
Nei Comuni con più di 50mila abitanti, le slot machine non potranno essere a meno di 500 metri da ospedali, chiese, scuole, ma anche centri giovanili, impianti sportivi, caserme, cimiteri, camere mortuari, centri per anziani. Lo prevedono le nuove norme approvate oggi all’Ars. Per i trasgressori sono previste sanzioni da 2.000 a 10.000 euro, che salgono fino a 50 mila euro in caso di reiterazione della trasgressione. Ma le norme riguardano al momento solo le nuove aperture.
“Una legge che mancava in Sicilia e che siamo certi sarà accolta con grande piacere da tantissime famiglie, che a causa del gioco d’azzardo e delle macchinette mangiasoldi si sono sfasciate o ridotte sul lastrico – commentano i componenti della commissione Salute, Antonio De Luca, Giorgio Pasqua, Francesco Cappello e Salvatore Siragusa -Siamo lieti che su questo importante tema ci sia stata unanime condivisione di tutte le altre forze politiche, prima in commissione Salute e poi in aula”.
I relatori della legge, sintesi di tre diversi ddl, sono stati De Luca e la presidente della commissione sanità all’Ars Margherita La Rocca Ruvolo: “La nuova legge – dichiara la deputata – ha l’obiettivo di tutelare la salute delle persone, spesso vulnerabili, che rischiano di ammalarsi da gioco d’azzardo e che hanno bisogno d’aiuto. I sindaci avranno la possibilità di poter intervenire efficacemente tramite controlli sulla proliferazione delle sale da gioco nel loro comune disponendo, qualora necessario, regolamenti e prescrizioni restrittive”.
La distanza di “sicurezza” per le macchinette scende a 300 metri nei paesi con meno di 50mila abitanti. È prevista anche l’istituzione dell’Osservatorio Regionale sul Disturbo da gioco d’azzardo al fine di conoscere e monitorare il fenomeno e di valutare l’efficacia delle politiche messe in atto per contrastarlo. L’Osservatorio collaborerà con i competenti organi dello Stato e con le Forze di Polizia nella lotta al gioco illegale.
“Con questa legge, che aveva depositato il nostro collega Cancelleri – dice De Luca – mettiamo a segno uno dei punti del nostro programma. I numeri del gioco d’azzardo in Sicilia sono impietosi, non potevamo stare ad osservare senza fare qualcosa. Nel 2016 le macchinette hanno bruciato nell’isola qualcosa come 854 milioni di euro, mentre nel 2019 si sono giocati in Sicilia 4,5 miliardi di euro in tutti i tipi di gioco, tranne quelli on line. Nei Comuni con più di 50 mila abitanti – spiega De Luca – queste macchinette non potranno trovarsi ad una distanza inferiore ai 500 metri dai luoghi sensibili, come strutture sanitarie e ospedaliere, scuole di ogni ordine e grado, luoghi di culto, centri di aggregazione giovanile, compresi gli impianti sportivi, caserme, centri di aggregazione di anziani, cimiteri e camere mortuarie. Nei Comuni con meno di 50 mila abitanti la distanza dai luoghi sensibili scende a 300 metri”.
Per i trasgressori sono previste sanzioni da 2.000 a 10.000 euro, che salgono fino a 50 mila euro in caso di reiterazione della trasgressione.
“Con la legge approvata oggi intendiamo introdurre norme capaci di sviluppare, all’interno delle strutture esistenti, una strategia complessiva che ha il progetto ambizioso di riuscire a contrastare il fenomeno del GAP, intervenendo in maniera capillare per consentire azioni efficaci per la prevenzione e il contrasto della dipendenza da gioco d’azzardo patologico.” dice Catalfamo. “I Comuni con questa legge potranno istituire forme premianti per gli esercizi che decidono di non installare o disinstallare apparecchi da gioco d’azzardo lecito. Si creeranno quindi delle zone no slot e si prefigurano diverse misure per la prevenzione e la sensibilizzazione anche con la collaborazione delle Asp locali perché nessuno di questi giocatori resti isolato con il suo problema” ha concluso Catalfamo.
Le Asp promuoveranno gli interventi di prevenzione del rischio della dipendenza da GAP con iniziative di sensibilizzazione, informazione, educazione per fornire un primo servizio di ascolto, assistenza e consulenza sul tema del disturbo da gioco d’azzardo, anche attraverso la predisposizione di piani di informazione, con particolare riferimento al gioco on line, rivolti agli studenti. I Servizi delle dipendenze patologiche delle Asp assicureranno: l’attività di accoglienza; la valutazione diagnostica; la presa in carico e cura; il reinserimento sociale della persona affetta da GAP; il sostegno ai familiari, anche in collaborazione con le associazioni che si occupano di disturbo da gioco d’azzardo.
La Regione rilascerà, a cura dei Comuni, agli esercenti di pubblici esercizi, ai gestori di circoli privati e di altri luoghi deputati all’intrattenimento che sceglieranno di non installare apparecchiature per il gioco d’azzardo lecito, il marchio regionale “Slot? No Grazie!”. I Comuni possono prevedere forme premianti per chi aderisce al progetto. Spetterà ai Comuni la competenza dei controlli, tramite la Polizia locale sui locali, al fine di evitare la diffusione del fenomeno del disturbo da gioco d’azzardo e di garantire il monitoraggio.
PressGiochi