22 Novembre 2024 - 05:29

Si complica la vita dei siti di affiliazione dopo l’aggiornamento di Google Search

Secondo il parere di alcuni analisti del mondo iGaming, sembrerebbe che i siti di affiliazione nel settore del gioco d’azzardo abbiano subito un duro colpo dall’ultimo aggiornamento di Google Search

05 Giugno 2024

Secondo il parere di alcuni analisti del mondo iGaming, sembrerebbe che i siti di affiliazione nel settore del gioco d’azzardo abbiano subito un duro colpo dall’ultimo aggiornamento di Google Search del 5 maggio. Questo vale soprattutto per il mercato americano dove le collaborazioni tra testate giornalistiche e siti di affiliazione influenzano in maniera determinante i bilanci di questi ultimi.

Google ha realizzato il suo primo aggiornamento del 2024 mirato a combattere sia i contenuti di bassa qualità che le strategie di spam. L’obiettivo è evitare una pagina dei risultati di ricerca piena di contenuti creati unicamente per generare traffico.

I due aggiornamenti principali rappresentano un’evoluzione nel modo in cui Google identifica i contenuti utili e gestisce nuove forme di spam. Google utilizzerà sempre più modelli di intelligenza artificiale per classificare i contenuti e identificare informazioni affidabili.

Questi aggiornamenti potrebbero ricadere sugli accordi di collaborazione tra media e affiliati realizzati nel mercato internazionale e prevalentemente in quello USA, visto che in Italia il decreto Dignità vieta questi tipo di collaborazioni.

I risultati complessivi variano a seconda dell’azienda, ma gli accordi di partnership in particolare sono diventati decisamente sfavorevoli.

I siti di affiliazione – aziende che generano entrate indirizzando clienti ai siti degli operatori – hanno decantato i benefici di questi accordi con media più tradizionali per diversi anni. Grazie alla reputazione dei siti dei media tradizionali nelle ricerche, gli affiliati portavano molti nuovi clienti depositanti (NDC), migliorando i loro indicatori chiave di prestazione (KPI).

Ora, dopo il 5 maggio, questi siti sono scomparsi dalle ricerche. Questo ha migliorato i contenuti principali degli affiliati, ma li ha lasciati intrappolati in quelli che sempre più sembrano accordi costosi e poco produttivi. In alcuni casi, si tratta di accordi con garanzie annuali a otto cifre e divisioni dei ricavi altamente sfavorevoli.

Alcuni siti sono scomparsi e con meno concorrenza per i primi risultati di Google, gli operatori e i principali siti affiliati ne hanno beneficiato. Gli stessi CEO delle aziende di affiliazione hanno confermato il nuovo trend.

Il CEO di Gambling.com, Charles Gillespie ha affermato che “Praticamente tutte le partnership mediatiche, incluse quelle nell’industria del gioco d’azzardo online e le nostre, sono state colpite. La quantità di contenuti che rientrano nei parametri della nuova politica di Google è maggiore di quanto chiunque avrebbe previsto”.

Gli affiliati di medie dimensioni probabilmente hanno apprezzato l’aggiornamento, poiché la rimozione dei siti dei media tradizionali ha permesso loro di mantenere o migliorare leggermente le posizioni nei risultati di ricerca.

Le aziende di affiliazione più piccole invece si troveranno ad affrontare le stesse sfide di prima dell’aggiornamento: competere contro aziende con reti di link-building e centinaia di dipendenti che aggiornano spesso i siti.

In Italia – Quello dei siti di affiliazione è un canale molto usato anche in Italia per la promozione dei prodotti di gioco dei concessionari autorizzati.

E’ sicuramente uno dei pochi previsti e concessi dopo che il Decreto Dignità ha messo al bando pubblicità e sponsorizzazioni di tutti i giochi d’azzardo.

I canali prescelti dai concessionari del gioco a distanza nel nostro Paese sono prevalentemente due: quello delle Skin e quello dei siti di affiliazione/comparazione quote.

Le SKIN consentono di accedere ai canali di gioco degli operatori con concessione. Attraverso tali canali ‘vetrina’, la commercializzazione del gioco avviene per il tramite del soggetto titolare dell’interfaccia Skin personalizzata, mentre la gestione sottostante del conto gioco dell’utente finale che utilizza detti servizi resta in capo alla società concessionaria. Quello delle skin tuttavia sembra esser una fetta di mercato destinata a scomparire in Italia visto che recente il legislatore con il decreto legislativo 25 marzo 2024, n. 41 per il riordino del gioco a distanza “ha voluto vietare tale possibilità di proliferazione di soggetti terzi che operano nell’ambito del gioco pubblico in nome di alcuni concessionari” precisando, tuttavia, che tale limitazione troverà applicazione solo al momento dell’assegnazione delle nuove concessioni.

I siti di affiliazione sono invece, siti web che promuovono le quote di gioco offerte dai concessionari. Questi siti stipulano contratti privati con i concessionari per la promozione delle loro offerte. L’affiliato mette a disposizione su un proprio sito web i giochi del concessionario, con un profilo provvigionale calcolato in base al volume della raccolta di gioco a favore del concessionario sviluppato dai clienti che accedono al sito del concessionario tramite un link univoco, reso disponibile sul sito web dell’affiliato. Tuttavia, poiché gli affiliati non gestiscono direttamente il gioco, ma si limitano a comparare e pubblicizzare le quote, non sono soggetti al controllo dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM).

 

PressGiochi

Fonte immagine: https://depositphotos.com

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