11 Gennaio 2025 - 09:43

Serravalle Scrivia (AL). Approvata ordinanza comunale per limitare il gioco d’azzardo

Lecco. L’Ass. Valsecchi: “Il Tar Brescia contro le sale giochi ha aperto una pista che potremmo usare” Verona. La Polizia Municipale: “L’ordinanza sui giochi resta valida, proseguiremo i controlli”  

26 Aprile 2017

Lecco. L’Ass. Valsecchi: “Il Tar Brescia contro le sale giochi ha aperto una pista che potremmo usare”

Verona. La Polizia Municipale: “L’ordinanza sui giochi resta valida, proseguiremo i controlli”

 

Nel comune di Serravalle Scrivia, in provincia di Alessandria, la giunta guidata da Alberto Carbone ha approvato un’ordinanza per limitare gli orari di apertura delle sale gioco e il funzionamento delle slot machine sulla base dell’approvazione della legge regionale del maggio 2016 contenente norme «per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico per esigenze di tutela della salute e della quiete pubblica, nonché di circolazione stradale”.

 

 

Le sale per gioco d’azzardo e scommesse dovranno chiudere dalle 12.30 alle 14.30. La sospensione dell’attività di gioco con la disattivazione degli apparecchi è obbligatoria dalle 7.30 alle 9.00 e dalle 12.30 alle 14.30 negli esercizi pubblici e commerciali, circoli privati e in tutti i locali pubblici o aperti al pubblico ove sono presenti apparecchi per il gioco. Sono esclusi i giochi che non prevedono vincite in denaro, come i calcio balilla, flipper e simili.

 

 

“Abbiamo agito nei limiti di quanto consentito dalla legge regionale – ha commentato il sindaco Carbone – augurandoci che possa essere in qualche modo un aiuto per arginare un problema che sta diventando sempre più pressante”. Le sanzioni per chi non si adegua e non rispetta l’ordinanza prevedono multe da 300 a 500 euro. Prevista anche una sanzione di 200 euro per quanti non esporranno il cartello che indica le fasce orarie vietate.

 

 

Nella legge regionale viene inoltre imposto anche un limite di collocazione degli apparecchi che devono essere distanti almeno 300 o 500 metri (a seconda del numero di abitanti) da luoghi sensibili come scuole, chiese e oratori, impianti sportivi, ospedali, istituti di credito e sportelli bancomat, negozi “compro oro” e stazioni ferroviarie.

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PressGiochi