12 Gennaio 2025 - 06:37

Senato. Precluso l’odg di Endrizzi (M5S) sulla pubblicità ingannevole dell’azzardo nel web

Senato: presentato ddl per l’istituzione di nuove case da gioco Bastia Umbra. Ordinanza del sindaco Ansideri per limitare gli orari di gioco Il senato ha considerato “precluso” l’odg presentato dal

03 Agosto 2017

Senato: presentato ddl per l’istituzione di nuove case da gioco

Bastia Umbra. Ordinanza del sindaco Ansideri per limitare gli orari di gioco

Il senato ha considerato “precluso” l’odg presentato dal Senatore Giovanni Endrizzi del Movimento Cinque Stelle, insieme ai colleghi Girotto e Castaldi riguardante la comunicazione rivolta ai minori nel web, in particolare riguardo il gioco d’azzardo. Palazzo Madama ha infatti dato la fiducia sul ddl recante “legge annuale per il mercato e la concorrenza” precludendo tutti gli emendamenti e gli odg.

 

“Attraverso l’uso di internet- aveva osservato Endrizzi- viene data la massima libertà di promuovere o meno la reputazione di prodotto o di un servizio, ma tale effetto può essere subdolamente amplificato se affidato a soggetti che godono di una certa popolarità, digitale o commissionato a pagamento a una pluralità di utenti compiacenti e, simulando consensi attorno a un prodotto o a un servizio attraverso l’uso di forum, community, blog, social network, si ottiene l’effetto di falsare in maniera apprezzabile le decisioni libere, la scelta di acquisto consapevole e il comportamento economico degli utenti e consumatori. Attraverso, dunque, l’utilizzo massiccio di web influencer, pagati direttamente dalle agenzie di pubblicità o società di ottimizzazione che hanno commissionato il servizio, si può contribuire a incrementare, o addirittura costruire, la reputazione commerciale di un prodotto, di un servizio o di un certo marchio, minando quella trasparenza che è essenziale per la crescita e l’incremento dell’economia digitale; un articolo del 31 ottobre 2016 pubblicato sulla rivista Altraeconomia, con riguardo ai web influencer di Instagram, riferisce che «in Italia, le più seguite influencer pubblicano quasi ogni giorno foto «brandizzate» senza segnalare se si tratti o meno di pubblicità; risulta che tra le aziende che si avvalgono di tali forme pubblicitarie vi sarebbero anche numerose imprese del settore del gioco d’azzardo lecito. Tale circostanza risulterebbe particolarmente grave, in ragione del fatto che, come noto, il gioco d’azzardo è vietato ai minori e può causare dipendenza patologica, e in tali casi, oltre all’assenza del disclaimer relativo la presenza di un contenuto pubblicitario, non vi sarebbe neppure quello, obbligatorio, sui rischi legati all’azzardo”.

 

“Il principio di trasparenza in materia pubblicitaria- proseguiva il testo proposto dal M5S-  è parte integrante delle regole e preposte a tutela dei consumatori (articolo 18-27 del Codice del consumo come modificato a seguito del decreto legislativo n. 146 del 2007) e dei rapporti tra professionisti (decreto legislativo n. 714 del 2007) la normativa in materia di pratiche commerciali scorrette sanziona la messa in atto di quelle ingannevoli laddove provenienti da professionisti, ma risulta oggi arduo sanzionare quei messaggi, spesso subliminali e non veritieri provenienti da blogger o recensori che, talvolta falsamente, affermano la non sponsorizzazione dei loro post e asseriscono il valore autentico delle loro opinioni carne frutta della soggettiva esperienza di utilizza; appare essenziale e imprescindibile che il consumatore sia sempre reso edotto che si tratti di comunicazione commerciale e non di espressione di opinioni personali, ma di fatto, allorché così non fosse, il nostro quadra normativo risulta comunque lacunoso e non ancora pronto a disciplinare il fenomeno della pubblicità occulta diffusa in rete”.

 

Per queste motivazioni Endrizzi chiedeva al Governo di:

assumere le opportune iniziative, anche di carattere normativo, al fine di:

– disciplinare il fenomeno di cui in premessa, così da i sancire un chiaro obbliga di identificazione di qualsiasi forma di pubblicità an line e dei relativi committenti;

– assicurare efficienti tutele civilistiche del consumatore, nonché strumenti di rafforzamento della trasparenza delle comunicazioni commerciali attraverso i social media, anche estendendo, ove opportuno, gli ambiti di interventi dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM);

– garantire un più efficace apparato sanzionatoria per i casi di pubblicità ingannevole;

– adottare le idonee misure di prevenzione e controllo nei casi di sponsorizzazione di prodotti vietati ai minori o comunque sottoposti a limitazioni, con particolare riguardo al gioco d’azzardo.

 

PressGiochi