La copertura finanziaria degli oneri derivanti dall’attuazione delle disposizioni in esame dovrebbe avvenire tramite maggiori entrate (derivanti, ad esempio, dall’incremento del prelievo erariale sui giochi e dell’aliquota dell’imposta sul reddito delle società,
La Commissione Lavoro ha avviato ieri l’esame congiunto dei ddl sul reddito di cittadinanza e salario minimo orario, finalizzati al riconoscimento a tutti i cittadini del diritto a ricevere un reddito minimo, nonché a delegare il Governo ad introdurre il salario minimo orario.
Come ha dichiarato la relatrice del Pd Annamaria Parente “L’articolo 19 delega il Governo ad istituire il salario minimo orario, stabilendo, tra i criteri di delega, che la retribuzione oraria lorda sia pari almeno a 9 euro. La copertura finanziaria degli oneri derivanti dall’attuazione delle disposizioni in esame dovrebbe avvenire tramite maggiori entrate (derivanti, ad esempio, dall’incremento del prelievo erariale sui giochi e dell’aliquota dell’imposta sul reddito delle società, oltre che dalle somme riferite alle scelte non espresse dai contribuenti della quota dell’8 per mille dell’IRPEF), nonché tramite riduzioni e risparmi di spesa, tra cui l’ulteriore riduzione delle spese delle pubbliche amministrazioni, la revoca dei contributi per l’editoria, l’accantonamento delle dotazioni finanziarie iscritte nello stato di previsione del Ministero della difesa e la soppressione di taluni enti pubblici non economici”.
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