“Il Governo asseconda i desideri senza scrupoli di società di calcio che pretendono l’abolizione del divieto della pubblicità sulle scommesse sportive, che causa una patologia terribile come l’azzardopatia, che colpisce
“Il Governo asseconda i desideri senza scrupoli di società di calcio che pretendono l’abolizione del divieto della pubblicità sulle scommesse sportive, che causa una patologia terribile come l’azzardopatia, che colpisce milioni di italiani e tantissimi giovani del nostro Paese”.
Lo afferma al Senato il senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti commentando le recenti dichiarazioni del Ministro Andrea Abodi.
“Troppo spesso – afferma Croatti – quello che si vede e si sente negli stadi, nei palazzetti e in tutti gli impianti sportivi del Paese è il brutto specchio della società in cui manifestazioni discriminatorie, razzismo e violenza trovano un drammatico sfogo nell’ambito della nostra quotidianità. Sono fenomeni ed episodi contro cui dobbiamo schierarci con forza e determinazione, che non vanno mai minimizzati e devono essere affrontati a tutti i livelli.
Il problema non nasce e non si esaurisce certamente negli stadi di calcio, che comunque rappresentano da sempre un luogo ideale per alcuni pseudotifosi per sfogare rabbia, frustrazioni e odio. Lo sport e quindi il mondo del calcio e i suoi palcoscenici, con la loro enorme visibilità, hanno però una delicata responsabilità nel veicolare, soprattutto verso i giovani e le nuove generazioni, i valori sui quali vogliamo sia fondata la nostra visione di società. Sono valori peraltro che si esprimono nei modi più pieni proprio nella pratica sportiva (lealtà, inclusività, amicizia e rispetto) e che si riassumono nella parola sportività. La politica, come il mondo dello sport, ha il dovere di agire per coltivare i semi di quei valori che poi germoglieranno ovunque, radicandosi nella nostra società.
È inaccettabile che accadano episodi come quello di Udine, dove il portiere del Milan ha dovuto subire cori e insulti razzisti, manifestazioni vergognose che feriscono non solo Maignan, il portiere della squadra, a cui vanno la nostra vicinanza e solidarietà, ma tutti quanti noi. La politica si è schierata compatta contro questo episodio, ma non è sufficiente. Abbiamo il dovere di non fermarci alla condanna e di agire coerentemente contro ogni forma di discriminazione e pericolo che colpisca i nostri giovani.
Così però non è, evidentemente, quando la politica asseconda certi pruriti, come quelli di esponenti della maggioranza di Governo che condividono e strizzano l’occhio a chi scrive libri fantasticanti, terreno di coltura di odio e razzismo; così non è, se lo stesso Governo asseconda i desideri senza scrupoli di società di calcio che pretendono l’abolizione del divieto della pubblicità sulle scommesse sportive, che causa una patologia terribile come l’azzardopatia, che colpisce milioni di italiani e tantissimi giovani del nostro Paese.
Nel mondo dello sport non vogliamo razzismo. Nel mondo dello sport non vogliamo discriminazione. Nel mondo dello sport non vogliamo i signori dell’azzardo, che sfruttano cinicamente i nostri tifosi. Non è questo l’ambiente che deve circondare la passione di chi vive lo sport. Vogliamo che negli stadi e nei palazzetti ci sia un ambiente sano, in cui le famiglie, i giovani e tutti i tifosi coltivino i valori che uniscono e creano legami di inclusività e rispetto reciproco” conclude.
PressGiochi
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