Scommesse. La Cassazione dissequestra i 56 mln di euro di Stanleybet
La Corte di Cassazione ha disposto il dissequestro di beni per 56 milioni di euro per il bookmaker inglese Stanleybet, annullando così il decreto del tribunale di Roma. La vicenda
06 Marzo 2015
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La Corte di Cassazione ha disposto il dissequestro di beni per 56 milioni di euro per il bookmaker inglese Stanleybet, annullando così il decreto del tribunale di Roma. La vicenda prende il via da un’indagine del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Roma che, qualche mese fa, aveva ipotizzato l’esistenza di una stabile organizzazione occulta di mezzi e persone, gestita attraverso le agenzie di scommesse (prive di concessione) e i manager di Stanleybet in Italia. Per questo motivo, la procura di Roma, ipotizzando un’interposizione fittizia di società operanti in stati esteri con finalità di elusione fiscale, aveva chiesto il sequestro preventivo «per equivalente» del conto corrente della società di Liverpool per un importo di 56 milioni di euro, contestando il reato di associazione per delinquere finalizzata all’omessa dichiarazione dei redditi. Una richiesta che è stata annullata prima dal tribunale del riesame di Roma e poi dalla Cassazione.